mercoledì 16 aprile 2025

LE DEGUSTAZIONI DI BORGHI D’EUROPA: IL BAROLO DOCG 2021 DI MARRONE

 




Borghi d’Europa si è riunita tavola per una nuova degustazione dedicata al Re dei Vini: sua maestà il Barolo, espressione di un terroir unico e complesso  come le Langhe Docg.

Dopo averlo già provato per la prima volta all’ottima rassegna di Grandilanghe 2025 a Torino, Borghi d’Europa ha riassaggiato il Barolo Docg 2021 dell’Agricola Marrone di La Morra, riscontrando alcuni piccoli cambiamenti in termini di evoluzione e sentori rispetto all’assaggio fatto alla kermesse enoica.

Il Barolo Docg 2021, vino molto elegante, presenta un colore rosso rubino con riflessi tipicamente granati, con un naso ricco di sentori floreali (viola e mammola), fruttati (ricorda la confettura di lamponi) e spezie: qui gioca l’evoluzione che dicevamo, mentre a Grandilanghe erano perlopiù sentori di cannella e chiodi di garofano, ora emergono note di liquirizia e note erbaceee che ricordano la salvia e il rosmarino.

Al palato invece questo Barolo Docg 2021 di Marrone rivela struttura ed armonia tra morbidezze e durezze, con un finale abbastanza lungo.

Il piatto scelto da Borghi d’Europa con cui abbinare questo Barolo è stato il Gulasch di Manzo ( ricco di spezie come paprika e cumino) con polenta:azzeccatissimo!

Così va bene!

venerdì 4 aprile 2025

VINO E TERROIR: DAL MONFERRATO GOZZELINO, VITICOLTORI DAL 1914

 




Il racconto della visita e degustazione dei vini dell’Azienda Agricola situata tra i pendii del suggestivo Bricco Lù

Milano, 4 Aprile 2025- A Costigliole d’Asti, nel cuore del Monferrato si erge a 360 m slm il magnifico e verdeggiante Bricco Lù, cima di una collina dalla quale si può vedere tutto lo splendido panorama del Monferrato Stesso.

Bricco Lù ha origini molto antiche (celto liguri) e richiama storie e leggende mistiche del territorio circostante, dove sorgeva un Castello distrutto nel XVI secolo e oggi è Patrimonio Unesco, nonché teatro di vigneti tipici della zona come Barbera, Grignolino e Moscato, coltivati ad hoc dall’Azienda Agricola Gozzelino Sergio.

Parliamo di una cantina storica, viticoltori dal 1914, guidata oggi da Lorenzo Gozzelino, coadiuvato dal padre Sergio, che oggi conta circa di 33 ettari avvitati e produce circa 150.000 bottiglie l’anno.

In questa realtà tipica della zona emerge chiaramente il legame tra la famiglia Gozzelino e il terroir locale, che viene rispettato al massimo sia in vigna che in cantina, riducendo l’impatto ambientale: lo stesso terroir, ricco di minerali e complessità viene poi esaltato poi nei calici.

Altro aspetto interessante è che ai vini prodotti viene dedicato un nome di un componente della famiglia Gozzelino, per far risaltare quanta passione ci sia nel produrre vini locali e di qualità.

Borghi d’Europa nella degustazione guidata da Lorenzo Gozzelino ha potuto assaggiare

-        Il Grignolino d’Asti Doc 2023 Luigi: circa 2000 bottiglie l’anno, versione selezionata delle migliori uve di Grignolino, possiede un naso molto suadente e floreale e in bocca una lunga persistenza,

-        Il Monferrato Doc Nebbiolo Superiore San Goslino 2020: vino nato nel 2011, ne vengono prodotte circa 4000 bottiglie l’anno, risulta gradevolmente speziato (affinato in grandi botte di rovere francese);

-        Barbera d’Asti Docg 2021 Ciabot d’La Mandorla: fa cappello sommerso e un anno di stock in acciaio, per poi invecchiare per 24 mesi in botti di rovere francese da 3000 l, al naso è intenso con note di frutta matura, erbe officinali e al palato risulta armonico, con un gradevole finale ammandorlato (4000 bottiglie prodotte l’anno),

-        Barbera d’Asti Superiore Docg Sergio 2020: anche qui solo 4000 bottiglie prodotte l’anno, ha un naso che è un inno alla balsamicità, mentre al palato ha una bella struttura,

-        Barbera d’Asti Superiore Docg Lorenzo 2019: solo 2000 bottiglie prodotte l’anno, è una selezione dei migliori vigneti che fa 24 mesi in barriques di diversi passaggi che donano robustezza ed eleganza al vino, senza trascurare l’acidità sempre ben presente,il naso è intrigante con nuances di cacao, caffè e liquirizia oltre a frutta nera come marasca ed amarena,

-        Moscato d’Asti Docg Bruna 2021: realizzato col Metodo Charmat Martinotti, fa un mese di Autoclave ed è riconosciuto Sqnpi dalla vendemmia 2024, ha un naso con delle note di mela, pera e di miele di castagno, al palato emerge una grande piacevolezza ( 10000 bottiglie prodotte l’anno)

Un’altra cosa da segnalare è che l’Azienda Gozzelino è attivissima nella promozione del territorio per turisti e wine lovers, con possibilità di visite in cantina e degustazione ( e acquisto sul posto), oltre a consigliare dei locali con cucina tipica della zona di Costigliole d’Asti, che ben si sposa con le etichette di Gozzelino, come ad esempio la Locanda del Bosco Grande a Montegrosso d’Asti.

In alto i calici!

 

    


lunedì 24 marzo 2025

MILANO VETRINA DEL GUSTO: TRE EVENTI DI MARZO 2025

 




La rassegna-Mercato Vini di Vignaioli, la Boulangerie/Bistrot Egalitè e la nuova degustazione itinerante Eustachiora di Marzo

Milano, 21 Marzo 2025- Un mese di Marzo davvero ricco di appuntamenti nella metropoli meneghina, specialmente nell’abito della filiera agroalimentare: Borghi d’Europa segnala con piacere la rassegna-Mercato Vini di Vignaioli, poi un’ottima colazione alla Boulangerie/Bistrot Egalità sede di Via Melzo, ed infine la rinnovata degustazione itinerante Eustachiora.

Vini di Vignaioli si è tenuto anche quest’anno presso lo Spazio Mosso vicino al Parco Trotter e ha visto presenti circa 24 cantine da tutto il Belpaese che hanno proposto le loro etichette naturali più rappresentative, vini ottenuti senza uso di solfiti aggiunti e rispettando al massimo il terroir locale,sia in vigneto che nelle pratiche di cantina.

Borghi d’Europa ha apprezzato i vini di Castello di Stefanago di Borgo Priolo in Oltrepò Pavese, poi quelli di Cantina Ros di Castiglione delle Stiviere (Mn), poi dal Veronese le etichette de Il Roccolo di Monticelli di Lavagno e quelle d’Impronta Agricola di Belfiore (oltre al vino anche olio d’oliva, succhi e sidro), poi dalla zona del Piave nel Trevigiano i vini di Terre Grosse, ed infine dai Colli di Luni in Liguria quelli dell’Azienda Agricola Terra della Luna.

Un altro momento significativo è stata la colazione stampa presso la Boulangerie/Bistrot Egalitè nella prima sede aperta nel 2018 in Via Melzo, vicino a Porta Venezia.

Ora a Milano sono state aperte altre due sedi di Egalitè: locali che vogliono tramandare il gusto francese dei prodotti panificati, sia freschi che confezionati e soprattutto sia dolci che salati, in modo da offrire una variegata proposta al consumatore,non solo a colazione, ma anche per pranzo e aperitivo, il tutto in un contesto frizzante e conviviale.

Bersi un buon caffè a colazione da Egalitè, accompagnato da un Croissant tradizionale o da un Pain au Chocolat o con un Eclair fa iniziare di certo bene la giornata!

Il terzo momento del gusto è la degustazione itinerante di Eustachiora, tornata rinnovata con l’offerta di tre vini in due locali e non più tre, ma sempre con l’idea di condividere e valorizzare la cultura del vino: ciò è accaduto presso Sapori Solari e Polpetta Doc, in compagnia della Cantina I Dof Mati di Fara Novarese, nell’Alto Piemonte.

Con la titolare Sara Paladini presente a raccontare la propria piccola realtà vitivinicola, sono stati assaggiate tre etichette tra le piu rappresentative delle 5 prodotte: “Eresia” 2023 - Colline Novaresi Bianco DOC (100% uva Erbaluce), “Bona” 2022 - Colline Novaresi Vespolina DOC e poi il “Il Matto” 2019 - Ghemme DOCG (100% Nebbiolo).

Queste tre etichette degustate e degustabili sino al 25 Marzo c.m. ad Eustachiora rivelano le peculiarità del terroir attorno a Fara Novarese, che sono mineralità, piacevolezza e struttura, oltre alla capacità evolutiva del Nebbiolo del Ghemme Docg.

Così va bene!

 

mercoledì 19 marzo 2025

VINO E TERROIR: IL BAROLO E IL DERTHONA VANNO IN SCENA A MILANO

 




Quarta edizione dell’evento enologico dedicato alla valorizzazione di Barolo e Timorasso

Milano, 18 Marzo 2025- Per il secondo anno consecutivo si è svolto presso lo splendido Palazzo Bovara a Milano (edificio storico neoclassicista costruito nel XVIII secolo), l’evento enologico “Il Barolo e il Derthona vanno in scena a Milano”, giunto alla quarta edizione e organizzato da Strada del barolo e grandi Vini di Langa e da Terre Derthona.

Un viaggio nei calici volto a capire i terroir tipici di Langhe Barolo Docg e dei Colli Tortonesi, col mineralissimo bianco Timorasso Derthona Doc.

L’evento è stato ben strutturato in modo da poter garantire una full immersion di assaggio sia per gli operatori del settore che per i wine lovers: prima si è svolta una masterclass mirata per operatori della ristorazione, poi il banco d’assaggio diviso in due fasce orarie, ed infine il Salotto-Degustazione, seminario che ha visto gli interventi di Elisa Semino, nume tutelare de La Colombera, di Andrea Farinetti, titolare della storica Cantina Giacomo Borgogno % Figli e moderato dal Dj e vignaiolo Francesco Quarna.

Al banco d’assaggio sono state presenti 12 aziende produttrici di Terre Derthona e altre 12 della Strada del Barolo, pronte a raccontare e far assaggiare le proprie etichette rappresentative dei loro terroir d’appartenenza.

Borghi d’Europa ha partecipato all’evento, apprezzando molto tra i Timossao Derthona Doc:

Il Timorasso Derthona Doc Riserva “Zerba Antica” 2021 di Cantine Volpi di Tortona,

Il Timorasso Derthona Doc “Regina” 2022 di Davico Stefano di Montemarzino,

Il Timorasso Derthona Doc Santa Croce 2023 e Il Montino Doc 2023 de La Colombera di Tortona,

il Timorasso Derthona Doc Pitasso 2017 e Il Cavallina Doc 2021 di Claudio Mariotto di Tortona,

Il Timorasso Derthona Doc Terre di Libarna Archetipo 2019 (Magnum) e il Timorasso Derthona Doc Terre di Libarna Spumante Metodo Classico 2019 (Magnum) di Ezio Poggio di Vignole Barbera,

il Timorasso Derthona Doc 2021 di La Stellara di Ovada,

Il Timorasso Derhona Doc Biancornetto 2021 e il Vino Bianco Timorasso Biancornetto 2016 di Terre di Sarizzola,

Il Timorasso Derthona Doc Origo 2021 di Vigneti Repetto di Sarizzano

Tra i Barolo Docg invece:

Il Barolo Docg Monvigliero 2020 e il Docg Bussia 2019 di Bel Colle di Verduno,

Il Barolo Docg Zinnasco 2020 e il Docg Monvigliero 2020 di Diego Morra di Verduno,

Il Barolo Docg Fossati 2020 di Dosio Vigneti di La Morra,

Il Barolo Docg Cerequio 2021 di Vietti di Castiglione Falletto,

Due grandi vitigni piemontesi protagonisti a Palazzo Bovara a Milano, ben comunicati e meritevoli di essere visitati dai consumatori, perché rappresentativi di terroir con paesaggi unici.

Evviva!


mercoledì 5 febbraio 2025

EUROVINUM: GRANDILANGHE 2025 ALLE OGR DI TORINO

 

 



Nuova edizione dell’evento enologico che celebra i vini di Langhe, Roero e anche il resto del Piemonte

Milano, 5 Febbraio 2025- La nona edizione di Grandilanghe, evento cardine del settore vinicolo del Piemonte, è andata in scena a Torino allo Spazio Ogr, il 27 e 28 Gennaio u.s..

La rassegna, voluta e promossa dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani con il Consorzio di Tutela Roero e in collaborazione con Piemonteland of Wine, ha quest’anno non solamente celebrato le utime annate prodotte in Langhe e Roero, ma anche del resto del Piemonte vinicolo.

Altra grande novità di quest’edizione è stata la presenza della Sala Stampa, che ha richiamato più di 150 giornalisti, pronti ad assaggiare circa 700 referenze nella totalità delle denominazioni piemontesi.

500 le Cantine presenti live a Grandilanghe, di cui 380 da Langhe e Roero e 120 dal resto della Regione: numeri importanti che testimoniano la qualità delle etichette delle diverse aree vinicole del Piemonte.

 

Borghi d’Europa, sempre attenta a comunicare le eccellenze vinicole piemontesi ha partecipato a questa nona edizione di Grandilanghe, assaggiando:

di Banfi, l’Altalanga Docg Riserva Cuvee Aurora 100 mesi 2012,

di Bussia Soprana di Monforte d’Alba il Barolo Docg Mosconi 1999, vino dalla vitalità pazzesca,

 dell’Azienda Agricola Fratelli Grasso di Treiso, il Barbaresco Docg Vallegrande 2015 e il Barbaresco Docg Riserva San Stunet 2013,

delle Cantine Sant’Agata della Famiglia Cavallero di Scurzolengo (At) il Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Riserva Genesi 2019,

dell’Azienda Agricola Anselma Giacomo di Serralunga d’Alba: il Barolo Docg Riserva Colareto 2014 e il Barolo Docg Riserva Adasi 2011.

dell’Azienda Agricola Deltetto di Canale, l’Altalanga Docg Ph-Ch 2021,

di Enrico Serafino da Canale, l’Altalanga Docg Zero Pas Dosè 2018 e l’Altalanga Docg Zero 140 Pas Dosè 2011,

della Tenuta Tamburnin, realtà che lavora in biologico dal 2020 e socio fondatore dell’Associazione Vignaioli Albugnano 549 di Castelnuovo Don Bosco (At):

-         la Freisa d’Asti Doc Superiore Le Tre Seuri Bio 2021, davvero molto piacevole ed equilibrato,

-        l’Albugnano Doc Bio 2021 (100% Nebbiolo), con un naso che ricorda la frutta nera matura e sentori speziati di pepe, al palato emerge il carattere e la struttura, rosso con ottime potenzialità evolutive,

-        l’Albugnano Doc Superiore Bio 2020 al naso presenta delle note che ricordano il cuoio e la cannella, al palato è rotondo ed avvolgente,  

di Giovanni Rosso di Serralunga d’Alba il Barolo Docg Cerretta 2021 e il Barolo Docg Serra 2021,

dell’Azienda Vitivinicola Giacometto Bruno di Caluso nel Canavese (To) l’Erbaluce di Caluso Docg 2010,

dell’Azienda Agricola Giuseppe Contratto di Canelli (At) l’Altalanga Docg Riserva Speciale Cuvèe Pas Dosè 2015

di Costa Catterina Wine & Rooms di Castagnito il Roero Arneis Docg Riserva 2019,

dell’Azienda Agricola Agricola Filippo Gallino di Canale il Roero Docg Licin 2021 e il Roero Docg Sorano 2016,

dell’Azienda Agricola Francesco Rosso di Santo Stefano Roero il Roero Docg Riserva Madonna delle Grazie 2017 e il Roero Docg Riserva Madonna delle Grazie Nciarma 2016,

 

dell’Agricola Marrone di La Morra:

-        Langhe Doc Arneis Tre Fie 2023, sapido e con piacevoli sentori di ananas e frutta tropicale,

-        Barolo Docg 2021, vino molto elegante, con un naso ricco di sentori floreali e fruttati e spezie dolci, al palato rivela una bella struttura, finale lungo,

-        Barolo Docg Pichemej 2021, al naso rivela interessanti note di cacao e pepe nero, al palato risulta abbastanza sapido, è un Barolo con un ottimo potenziale d’invecchiamento,

-        Barolo Docg Castellero 2021, la grande novità dell’Agricola Marrone, prodotto in esigue quantità in una Mga della Barolo Docg: vino già pronto con un naso erbaceo/speziato che ricorda la noce moscata, poi un po’ di liquirizia e la confettura di prugne, al palato risulta caldo e avvolgente, armonico,

-        Barolo Docg Bussia 2020, al naso presenta dei sentori di confettura di piccoli frutti rossi e delle note balsamiche e di tabacco, al palato il tannino è ingentilito e il vino rivela la sua grande struttura, 

della Cantina Orlando Abrigo di Treiso il Barbaresco Docg Rongalio 2018.

In alto i calici!

giovedì 30 gennaio 2025

DEGUSTAZIONI A MILANO: “AUTOCTONO SI NASCE” BY GOWINE

 



All’Hotel Melià di Milano si è svolta la sedicesima edizione del banco di degustazione “Autoctono si nasce”, organizzato e promosso da Gowine, momento di celebrazione della cultura del vitigno autoctono e rivolto a stampa, operatori del settore ed enonauti.

Gowine Editore pubblicò anni fa un libro intitolato “Autoctono si nasce”, privilegiando quindi la valorizzazione di tali vini, dei loro terroir d’appartenenza e dei vignaioli che lavorano con passione.

All’evento al Melià erano presenti circa 75 tipi di vitigni autoctoni del Belpaese, suddivisi tra produttori presenti ed etichette nella selezionata parte Enoteca, oltre ai vini e prodotti tipici del CONSORZIO COCCONATO RIVIERA DEL MONFERRATO (Barbera, Bonarda, Nebbiolo).

La redazione della Testata Giornalistica Borghi d’Europa, da sempre attiva nella comunicazione dei vitigni autoctoni nel proprio percorso d’informazione “Eurovinum, I paesaggi della Vite e del Vino”, ha partecipato all’evento all’Hotel Melià, trovando molto interessanti i seguenti vini:

-        Il Fumin, il Mayolet e il Torrette Superiore della Linea Miniera (70% Petit Rouge, 20% Fumin e 10% Cornalin) di Cave Des Onze Communes di Aymavilles in Valle d’Aosta,

-        dalle colline trevigiane di Refrontolo il Prosecco Brut Docg le Rive, il Verdiso Frizzante e l’incrocio Manzoni 2023 di Colvendrà,

-        da Corno di Rosazzo in Friuli (Ud) il Pinot Grigio Bio 2023, la Malvasia Doc Isonzo Bio 2023, il Friulano Slalom Gigante Doc Friuli Bio 2023 (da 20 biotipi di Uva Friulano), il Refosco 2018 e il più raro Pignolo sempre 2018 di Adriano Gigante,

-        il Timorasso Brut Metodo Classico 24 mesi sui lieviti, il Timorasso 2023 e quello Riserva 2021 di Mandirola Vini di Casasco (Al),

-        il Timorasso Derthona 2023 dell’Azienda Agricola Mombisaggio di Tortona (Al)

-        le diverse espressioni di Vernaccia Nera di Serrapetrona di Terre di Serrapetrona dell’omonima località marchigiana,

-        dall’Abruzzo, il Pecorino,la Passerina e il Montepulciano di Pasetti Vini di Francavilla al Mare (Ch)

-        l’Aglianico, la Coda di Volpe, il Fiano e il Greco di Tenuta Del Meriggio di Montemiletto (Av)in Campania

Nella parte Enoteca invece apprezzati il Sicilia Cattarratto Metodo Classico Extrabrut 2020 di Alessandro di Camporeale (Pa), il Nettuno Bianco Dop Cacchione 2023 e il Nettuno Bianco Dop Neroniano 2023, 100% uva Bellone di Divina Provvidenza di Nettuno (Rm), il Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Classico Utopia 2020 di Montecappone di Jesi (An), il Colli Orientali del Friuli Friulano 2023 e il Colli Orientali del Friuli Malvasia Lo Speziale 2023 di Scubla di Premariacco (Ud) ed infine la Barbera d’Asti Tenaglia 2020 di Tenuta Tenaglia di Serralunga di Crea (Al).

In alto i calici!

 


martedì 28 gennaio 2025

RACCONTI DI VINO: LA DISTRIBUZIONE REGNO DI BACCO ITALIA

 


Continua il focus mirato di Borghi d’Europa sulle piccole/medie distribuzioni del vino del Belpaese

Milano, 28 Gennaio 2025- Prosegue il lavoro di Borghi d’Europa di valorizzare sia il vino di qualità che le persone capaci e appassionate che lavorano nel settore vitivinicolo: questa volta raccontiamo la storia di Beniamino Russo e della sua distribuzione, la Regno di Bacco Italia.

Beniamino Russo è un sommelier Ais e agente di commercio vinicolo, che redige carte del vino in Italia e Svizzera ed è inoltre anche un consulente aziendale per la formazione professionale del personale nella ristorazione.

L’esperienza di Russo parte dalla metà degli anni ’80, quando la sua famiglia decise di contribuire alla crescita del settore dell’enologia italiana, entrando lui stesso in questo mondo successivamente, alla fine degli anni ’90 con entusiasmo e abnegazione.

Ora con la distribuzione Regno di Bacco la mission è chiara: continuare a scoprire, valorizzare ed affermare eccellenze italiane emergenti, dando voce ai piccoli produttori e facendo conoscere i vini e la loro storia attraverso una distribuzione capillare che lavora esclusivamente sul valore e non sul prezzo.

Una realtà capace sia di affermare che sorprendere allo stesso tempo. Infatti il principale obiettivo è  quello di cercare ed esaltare tutti  vini che costano molto meno del loro reale valore.

Tutto viene sempre fatto con meticolosa attenzione alla delicata tematica della sostenibilità, anche se è molto importante lo studio e l’esame gusto-olfattivo per capire bene le peculiarità di un vino.Regno di Bacco è specializzata nella ricerca di piccoli e medi produttori che lavorano vitigni autoctoni, tavolta anche molto rari e in via di estinzione

L’opinione di Beniamino Russo è che per ora beviamo grandi vini ancora a prezzi umani, ma è fondamentale saperli comunicare in maniera efficace perché chi non ha paura del futuro, vive il presente e mantiene intatta l’esperienza del passato.

Evviva!

 

Eurovinum - Borghi d'Europa degusta i vini di Roberto Scubla a Milano, ad Autoctono

 Go Wine ha inaugurato il 2025 a Milano riproponendo il tradizionale appuntamento dedicato ai vini autoctoni italiani: una serata di degustazione che ha raggiunto a gennaio il traguardo della sedicesima edizione!


E' stato possibile conoscere ed apprezzare una selezione importante di vini da oltre 100 vitigni autoctoni, con un panorama di etichette articolato e dando voce a molte varietà da scoprire.

Il riferimento è legato al libro “Autoctono si nasce…” pubblicato anni fa da Go Wine Editore e ad altre iniziative che hanno sempre visto l’associazione privilegiare la cultura e la comunicazione a favore dei vitigni-vini di territorio.


Borghi d'Europa ha partecipato all'evento, per proporre le iniziative di informazione che riguardano

il Percorso Internazionale Eurovinum, con un focus centrato sui vini dei Colli Orintali del Friuli Venezia Giulia.


Nella sezione enoteca i giornalisti hanno degustato i vini dell'Azienda Agricola di Roberto Scubla (Premariacco-UD) : Colli Orientali del Friuli Friulano 2023 ; Colli Orientali del Friuli Malvasia Lo Speziale 2023 ; Colli Orientali del Friuli Refosco dal Peduncolo Rosso 2022.




"La limitata produzione permette – racconta Roberto Scubla-, una cura molto attenta delle uve vendemmiate a mano e dei vini che inizia dalla vigna, il cui prodotto è la vera base per un’attenta elaborazione del valore del frutto e quindi del vino. Qui ogni aspetto della produzione di un vino è come la tessera di un mosaico: un particolare che, assieme ad altri, contribuisce a realizzare un disegno armonioso ed elegante in vini capaci di conquistare i palati più esigenti. Ogni tessera al suo posto, dalle severe potature in vigna alle cure più attente tra i filari, dalla scelta del periodo per la vendemmia all’evoluzione dei mosti: solo così si ottengono i prodotti migliori, dove l’armonia del lavoro e l’esaltazione della natura si trasformano in bouquet freschi e sapori raffinati."


Le osservazioni sui vini degustati, nelle parole di Alessio Dalla Barba, giornalista e sommelier, responsabile della comunicazione di Borghi d'Europa :


"Malvasia “Lo Speziale” DOC FCO :Vitigno diventato autoctono in quanto si esprime diversamente a seconda del “terroir” che incontra: qui ha delle caratteristiche aromatiche e speziate.

Affinato in acciaio."


" Refosco D.P.R DOC FCO

Pochi giorni di appassimento portano questo vitigno autoctono, in origine piuttosto rustico, ad assumere delle caratteristiche intense, morbide e potenti. Si affina 12 mesi in legno. "


"La collina dove sorge l’Azienda – conclude Roberto Scubla-, è di marna eocenica, come tutta la parte sud dei Colli Orientali del Friuli e del Collio. La zona DOC è Friuli Colli Orientali.

Quando si piantano i nuovi vigneti sembra di mettere a dimora in una pietraia: questa diventerà terreno ricchissimo di minerali con lo sgretolamento dovuto agli agenti atmosferici.Le schiene di roccia delle colline fanno si che le falde acquifere non si abbassino troppo per cui la siccità non si fa sentire. Le notti sono sempre piacevolmente fresche e ventilate, così da favorire i profumi che aprono la strada al gusto che si giova di sali ed oligoelementi del terreno.


venerdì 17 gennaio 2025

VALORIZZAZIONE DEL VINO: LA DISTRIBUZIONE DI GIAMPIERO APRILE

 


Il racconto di una piccola/media distribuzione di vino di qualità

Milano, 17 Gennaio 2025- La Testata Giornalistica Borghi d’Europa inizia il 2025 con dei racconti di alcune piccole/medie distribuzioni di vino di qualità, per capirne spirito e filosofia lavorativa, nell’ambito del percorso d’Informazione Eurovinum, i Paesaggi della Vite e del Vino.

Parliamo dell’attività di Giampiero Aprile, titolare dell’omonima ditta, il cui portfolio clienti attualmente conta circa una ventina di cantine dirette come agente e distributore, oltre ad avere alcune collaborazioni con un’altra distribuzione di Bergamo ed un’agenzia a Milano.

Giampiero Aprile, persona molto competente e appassionata di ciò che fa, ha spiegato a Borghi d’Europa che è giunto nel mondo del vino a metà degli anni ’90 a Genova grazie all’incontro con un professionista del campo enologico, dopo aver maturato esperienza nella filiera agroalimentare dai primi anni ’80, specialmente per quanto riguarda carni, salumi e formaggi tipici. Da circa undici anni Giampiero Aprile lavora alacremente anche nell’esigente piazza meneghina.

La mission personale e professionale di Giampiero Aprile verte nella continua ricerca di piccoli/medi produttori di vino territoriale ed espressivo (tradizionale, biologico e naturale anche), che al calice al primo sorso evidenzi sentori olfattivi, gustativi e visivi assolutamente invitanti.

Borghi d’Europa, il cui motto resta sempre quello “d’informare chi informa”, è sempre molto propensa a valorizzare le eccellenze enologiche del Belpaese e a dare spazio e voce a chi lavora e si prodiga a diffondere la cultura del vino.

Così va bene!