giovedì 21 dicembre 2023

Eurovinum – Paolo e Luca Bergamo di Bervini invitati da Borghi d'Europa


Ci è voluta la passione enoica di Dante Paolo Nosella per organizzare al Salumificio Casa Leila, in quel di Aurava (San Giorgio della Richinvelda), un incontro per raccontare le storie di straordinaria amministrazione che Borghi d'Europa raccoglie per il progetto L'Europa delle scienze e della cultura ( Patrocinio IAI.Iniziativa adriatico ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).

Paolo e Luca Bergamo hanno così narrato accanto al caminetto di Virgi, le storie di BerVini, azienda di grandi tradizioni a Chions.

"L’agricoltura biologica è rispetto. Per la natura, e per chi consuma i suoi frutti. Perché coltivare biologicamente significa conoscere e capire il ritmo naturale della vita, e anche della vite. È così che nascono vini generosi, capaci di emozionare chi li degusta. Vini che coccolano il palato. L’agricoltura biologica ci accompagna da decenni, e dopo ogni vendemmia i nostri vini ci ringraziano per l’amore che dedichiamo loro. Un amore puro, naturale."

"Viviamo in un posto speciale, che ha vissuto una storia operosa. Respiriamo un’aria carica di positività, di energia collettiva. Era un’antica filanda del Friuli occidentale, oggi è la nostra casa. Una casa pronta ad accoglierti, per condividere la nostra passione e assaporare insieme i nostri vini.

A Sequals, in provincia di Pordenone, c’è la zona D.O.C. delle Grave del Friuli, un terreno sassoso perfetto per la produzione di bianchi e spumanti. E proprio qui Paolo Bergamo coltiva biologicamente le viti da cui nasce la linea Puro, il fiore all’occhiello della produzione Bervini. Vini che hanno in sé l’entusiasmo e la passione di chi ama la propria terra e il proprio lavoro.

Così è nata la linea PURO."




"Cos’è l’entusiasmo? Sono migliaia di bollicine che felici si agitano con movimento ascensionale nei calici che contengono i nostri tre spumanti. NATURA è piacere assoluto, è il fruscio delicato della seta. Si fa riconoscere per la sua eleganza e per la sua delicatezza. PIANETA è un luogo dell’anima, il suo perlage accompagna le nostre conversazioni, dall’aperitivo al dolce. PURO è poesia dinamica, un vero inno alla natura. È prodotto esclusivamente con uve che crescono nei nostri vigneti biologici."


Pinot Nero Biologico Puro ; Sauvignon Biologico PURO ; Ribolla Gialla Biologico PURO ;Pinot grigio biologico PURO ; Prosecco DOC Brut Biologico PURO Spumante.


" Li abbiamo degustati, con calma, come si conviene a prodotti di tale eccellenza – commenta Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa-. In particolare il Pinot Nero è stata una autentica scoperta.. Con il Prosciutto stagionato 36 mesi di Casa Leila, abbiamo degustato un grande vino."




"Ottenuto da uve di Pinot nero-osserva Luca Bergamo-, coltivate nei nostri vigneti biologici a Sequals, a 230 mt s.l.m., in terreni ricchi di sassi e ghiaie. la fermentazione avviene con macerazione sulle bucce per circa 10 giorni, successivamente il pinot nero viene affinato parte in tonneaux e parte in barrique per 12 mesi. Visivamente si presenta con un rosso rubino, i profumi sono complessi con note di pepe nero e frutti di bosco, vaniglia e amarena. In bocca risulta equilibrato ed armonico, caratterizzato da una buona sapidità, da una leggera acidità e buona trama tannica. Fine ed elegante, chiude con una buona persistenza. "


Sin da quando nonno Antonio Bergamo, nei primi anni del Novecento, partiva in bicicletta da Concordia Sagittaria con le pizze da proiettare nei suoi cinema. Il suo motore era lo stupore del pubblico, la gioia degli spettatori. Stupore e gioia che, nel 1955 insieme al figlio Giuseppe, ha riversato nei vini che produceva. Oggi Paolo, nipote di Antonio, segue le orme del nonno e del padre, vinificando stupore e gioia per un pubblico sempre più vasto.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito l'Azienda di Chions nel Percorso Internazionale Eurovinum, Il Paesaggio della Vite e del Vino.

VINO E CULTURA: LE COLLEZIONI GALLINI ALLA TENUTA RICCAGIOIA

 



Recentemente presso la caratteristica Tenuta Riccagioia, situata nell’omonima località nelle colline di Torazza Coste in Oltrepò Pavese, si è tenuta la presentazione delle Collezioni di vini Gallini e l’inaugurazione della nuovissima sala di degustazione multisensoriale.

La Tenuta Riccagioia è un gioiellino, un polo agricolo gestito da vari attori importanti come la Fondazione Riccagioia ed Ersaf Lombardia (vi è poi anche la sede del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese), che lavorano alacremente per valorizzare le diverse espressioni vinicole del territorio, cercando di creare così un modello virtuoso, fondamentale per aumentare la visibilità delle realtà locali.

A Riccagioia, con accurato studio e ricerca vengono sia coltivate molte varietà di uve presenti nell’intero Oltrepò Pavese, che vendemmiate e vinificate in proprio, con la regia di Ersaf  Lombardia (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste).

Dopo l’interessante momento di Talking e presentazione delle collezioni Gallini, con gli interventi dei vertici di Ersaf Lombardia e di Fondazione Riccagioia 5.0, si è svolta la degustazione delle etichette, prima un Blend Bianco da uve Riesling, Cortese e altre varietà locali autorizzate, poi un Blend Rosso da uve Pinot Nero, Croatina e altre varietà locali autorizzate, tutti 2022, giovanissimi e con potenzialità evolutive.

 

I vini delle nuove collezioni sono stati dedicati alla memoria di Carlo Gallini, ingegnere, perito agrario e più volte sindaco di Voghera, figura decisiva per lo sviluppo dell’agricoltura locale con diverse opere, che alla sua morte destinò tutto il suo patrimonio per il milgiormento dell’istruzione agricola.

Vino e cultura: così va bene!


venerdì 15 dicembre 2023

EVENTI E DEGUSTAZIONI:MILANO INCONTRA IL SALICE SALENTINO DOP

 





Borghi d’Europa ha partecipato a questo evento mirato promosso dal Gambero Rosso

Milano, 12 Dicembre 2023- La Puglia è una regione del Belpaese da sempre seguita da Borghi d’Europa nei propri progetti d’informazione, specialmente all’interno del Percorso Internazionale Eurovinum, paesaggi di vite e del vino.

Racconti di persone e di terre baciate dal sole: parliamo del Salice Salentino Dop, che è arrivato a Milano all’Hotel Melià per svelare la propria identità a un evento con seminario per gli operatori del settore e banco d’assaggio per i winelovers, tutto promosso dal Gambero Rosso.

L’area di produzione di questa denominazione pugliese si estende per i territori di Salice Salentino, Veglie e Guagnano. in parte il territorio comunale di Campi Salentina nella provincia di Lecce e San Pancrazio Salentino, Sandonaci e parte del comune di Cellino San Marco nella provincia di Brindisi.

 

 

I vini prodotti possono essere bianco fermo e bianco spumante, rosato (anche spumante), Rosso e Rosso Riserva e poi Negroamaro (anche Riserva), ed infine anche l’Aleatico, dolce e liquoroso.

Proprio le Riserve hanno colpito molto i comunicatori di Borghi d’Europa: vini di carattere ed avvolgenza, quasi tutti da uve Negramaro in purezza (o talvolta con un 10% di Malvasia Nera), che secondo il Disciplinare sono invecchiati per almeno 2 anni, di cui sei mesi in botti di rovere.

Nel Seminario e al Banco davvero molto apprezzati:

-        Il Salice Salentino Rosso Vereto Riserva 2020 di Agricole Vallone,

-        Il Salice Salentino Rosso Santa Croce Riserva 2018 di Vigneti Reale,

-        Il Salice Salentino Rosso Moros Riserva 2018 di Claudio Quarta Vignaiolo,

-        Il Salice Salentino Negroamaro Rosso Passione d’Italia Riserva 2017 di Cantine San Pancrazio,

-        Il Salice Salentino Rosso Ormanera Riserva 2016 di Le Vigne di Sammarco,

-        Il Salice Salentino Rosso Riserva 2015 di Cantine Cosimo Taurino,

-        Il Salice Salentino Rosso Nerimatti Riserva 2014

Durante l’evento degustazione sono stati assaggiati i tre piatti proposti dal Resident Chef della Gambero Rosso Accademy Marco Brioschi, come il Supplì alla milanese, ossobuco e maionese al lime, le Orecchiette aglio olio e peperoncino e cime di rapa e le Polpette di pane in umido.

Evviva!

 

martedì 12 dicembre 2023

EUROVINUM: LE ETICHETTE DEGUSTATE ALL’EVENTO DELLA GUIDA CANTINE D’ITALIA 2024

 

Borghi d’Europa ha presenziato all’appuntamento targato Gowine all’Hotel Melià a Milano

 

Milano, 7 Dicembre 2023- Tra i Percorsi Internazionali e i progetti d’informazione mirata curati da 

Borghi d’Europa, c’è Eurovinum, i Paesaggi delle Vite e del Vino, dove vengono raccontate 

storie di vini e produttori rappresentativi di terroir vocati di tutto il Belpaese.

Un momento importante per la valorizzazione del vino è stato a Milano, nella location 

dell’Hotel Melià, alla presentazione e premiazione della Guida dell’Enoturista Cantine d’Italia 

2024 di Gowine, seguito poi dal banco di degustazione delle etichette top insignite dell’Impronta 

d’eccellenza per l’Enoturismo, ben 262! 

Un appuntamento nella metropoli meneghina imperdibile sia per gli operatori del settore 

che per gli enonauti, visto che ogni vino top della nuova Guida Cantine d’Italia  testimonia 

qualità, rispetto per il proprio territorio e accoglienza, tutti principi a cui Borghi d’Europa tiene molto.


Al banco degustazione per le bollicine d’autore molto apprezzati:

-Il Franciacorta Pas Dosè Riserva Bagnadore Millesimato di Barone Pizzini,

-il Trento Spumante Extrabrut Riserva Lunelli di Ferrari,

-Il Metodo Classico Pas Dosè Essenza 0 di Ricchi Stefanoni.

-l’Oltrepò Pavese  Docg Pinot Nero Brut Metodo Classico 1865 di Conte Vistarino

Bianchi fermi:

-L’Etna Bianco Superiore Contrada Villagrande di Barone di Villagrande,

-il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva di Bucci,

-il Soave Classico Contrada Saalvarenza Vecchie Vigne di Gini,

-il Tal Lùc (cuvee di uve appassite) + Friulano La Vila di Lis Neris

Infine tra i rossi premiati con l’Impornta d’eccellenza per l’Enoturismo:

-la Barbera d’Asti Superiore Vigna Valentino Caligaris di Castello di Razzano,

-il Piave Raboso Gelsaia di Cecchetto,

-l’Aglianico del Vulture La Firma di Cantine del Notaio,

-il Taurasi Vigna Macchia dei Goti di Caggiano Antonio,

-il Barbaresco Giacone di Cascina Alberta,

-il Valtellina Superiore Sassella Riserva Clos Convento San Lorenzo di Mamete Prevostini,

-il Gattinara Riserva di Travaglini

Un altro dato importante della nuova edizione della Guida per l’Enoturista  è il numero di 

Cantine che ha ottenuto il vertice delle “Tre Impronte Gowine”, ben 21, simbolo di qualità ed 

eccellenza.

Così va bene!

 

 


giovedì 9 novembre 2023

VINI DI TRADIZIONE: L’INCONFONDIBILE FESTIVAL 2023

 




L’Italia del Gusto ha partecipato all’edizione 2023 della rassegna dedicata all’universo degli ancestrali e rifermentati in bottiglia

Milano, 8 Novembre 2023- Recentemente a Santa Lucia di Piave (Comune del Trevigiano noto per ospitare la Fiera Agricola Internazionale dal 1362), si è svolta tra le suggestive mura dell’Antica Filanda la rassegna “Inconfondibile Festival 2023”, dedicata ai vini di tradizione contadina, gli ancestrali e i rifermentati in bottiglia o col fondo.

L’Italia del Gusto, dopo aver partecipato all’edizione 2022 a Milano, si è recata a Santa Lucia di Piave per un approfondimento su tali vini genuini, verticali e di buona versatilità negli abbinamenti col cibo.

La manifestazione ha visto diverse aziende produttrici presenti al banco d’assaggio, con buona percentuale di etichette ancestrali o col fondo da Uva Glera , ma anche da uve di altre regioni italiane. Si sono svolte anche alcune Masterclass mirate e condotte dagli esperti Massimo Zanichelli e Gianpaolo Giacobbo.

 

Dal Veneto sono stati particolarmente apprezzati:

-il Bianco Veneto Igt Frizzante 2022 (70% Moscato Giallo, 30% Raboso Piave) di Asja Rigato di Bovolenta (Pd)

-il Grapariol Igt Veneto Col Fondo 2022 (uva Grapariol in purezza)di Barbaran di Zenson di Piave (Tv)

-il Vinfermento 2022 (uva Serprina o Glera in purezza) di Cà della Vigna di Selvazzano Dentro (Pd)

-il Sacolet Frizzante 2021 (50% Muller Thurgau e 50% Glera) di Pian delle Vette di Feltre (Bl)

-il Grapariol Colfondo 2020 (100% uva Grapariol) di Terre Grosse di Zenson di Piave (Tv)

Poi dalla Lombardia:

-il Caotico 2019, Pavia Rosso Frizzante Igp Ancestrale (60% Barbera e 40% Croatina) di Barbara Avellino di Rovescala (Pv)

-In Fiore 2021, Igt Lambrusco Rosato Frizzante Secco Ancestrale (80% Lambrusco Viadanese, 15% Lambrusco Salamino e 5% Fortana) di Cantina Caleffi di Spineda (Cr)

-il Stravagante 2022, Vino Frizzante Rosato (50% Cabernet Sauvignon, 45% Merlot e 5% Marzemino) di Radici Erranti di Gavardo (Bs)

Dall’Emilia Romagna invece:

-lo Scurone 2020, Ancestrale Bio Col Fondo Igt (85% Lambrusco Grasparossa e 15% Malbo Gentile) di Cantina del Frignano di Serramazzoni (Mo)

-il Misfatto 2022, Spergola Emilia Igp (100% uva Spergola) di Lusvardi di San Martino in Rio (Re)

Dal Piemonte, precisamente da Rocchetta Ligure (Al), molto complessi e minerali il Vino Bianco Bertumè 2019 (100% Timorasso) e il Vino Spumante non Sboccato “Bolle in Valle” 2020 (sempre 100% Timorasso).

Diversi vini artigianali, che richiamano tradizione, storicità oltre alla convivialità, quelli assaggiati a Inconfondibile Festival 2023 a Santa Lucia di Piave: così va bene!

 

lunedì 6 novembre 2023

LA CANTINA VIGNA DOGARINA A SALGAREDA: “FORTI NELLA QUALITA’, AUTOREVOLI NELLA GESTIONE”

 





Milano, 5 Novembre 2023- Borghi d’Europa è stata invitata recentemente a un interessante dibattito, seguito poi da una Masterclass, da Vigna Dogarina a Salgareda (nelle terre del Piave),che fa parte del Gruppo Vivo, Cantine Cooperative Viticoltori del Veneto Orientale.

Gruppo Vivo nasce nel 2012, ed è formato da 8 distinte realtà che vinificano in proprio: evince una spiccata identità d’impresa, volta a creare valore per i vari soci conferitori e ad assicurarsi un buon posizionamento sul mercato.

Vigna Dogarina ad esempio vende molto sul mercato italiano, anche nella Gdo ed in alcuni casi esportano pure.

Il titolo del talking “Forti nella qualità ed autorevoli nella gestione” si è rivelato calzante, visto che Vivo ricerca sempre la qualità nei vari prodotti anche attraverso una continua ricerca e potenziamento tecnologico, conducendo l’intera impresa in maniera attenta e strategica.

Dopo il talking, Borghi d’Europa e i colleghi giornalisti presenti hanno partecipato a una Masterclass sulla linea di vini più espressivi della Cantina di Salgareda, condotta dall’esperto Wine Educator Filippo Bartolotta.

 

Ecco le etichette degustate:

 

-        Prosecco Doc Brut 2022, fresco e vivace, ottimo per un aperitivo conviviale,

-        Pinot Grigio Venezia Doc 2022, fresco e vellutato,

-        Lison Doc 2022 (100% Uva Friulano), dotato di grande beva e sapidità,

-        Incrocio Manzoni Bianco Venezia Doc 2022, molto piacevole e fine, con un buon potenziale di evoluzione,

-        Il Merlot Venezia Doc 2022, strutturato, con note balsamiche e un po’ vinoso,

-        Il Carmenere Venezia Doc 2022, intenso, con un bel bouquet di frutta rossa e una buona acidità,

-        Il Raboso igt 2018, complesso, con un carattere deciso (anche tannico) e persistente.

Così va bene!

giovedì 2 novembre 2023

Eurovinum - I vini Petrussa di Prepotto all'incontro alla Trattoria al Grappolo a Sesto al Reghena

 

Il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI - Iniziativa Adriatico – Jonica - Forum intergovernativo per la cooperazione regionale), promosso dalla rete Borghi d'Europa organizza un’iniziativa d’informazione volta a valorizzare, in ambito nazionale ed internazionale il territorio del Friuli Occidentale e le sue importanti attività. Tale progetto si protrarrà fino a dicembre del 2024.




L'incontro che si è svolto a Sesto al Reghena, presso la Trattoria al Grappolo , ha proposto a convivio le eccellenze che Michela e la Sua Famiglia utilizzano nella loro cucina quotidiana.

I piatti presentati sono stati accompagnati dalle interviste della redazione di Borghi d'Europa, che ha realizzato due puntate della trasmissione multimediale.


Ad accompagnare i piatti di Michela i vini dell'azienda agricola Petrussa

di Prepotto (Colli Orientali), segnatamente il Merlot e lo Schioppettino.

"Ricordiamo quel momento come fosse ora: la decisione era presa e sapevamo molto bene a cosa andavamo in contro. Era il 1986 quando decidemmo di dedicare la nostra vita all'azienda agricola di famiglia, cercando di dare seguito al grande lavoro ed al grande impegno profusi durante le due generazioni precedenti dal nonno Giuseppe e, successivamente, da nostro padre Celestino. La decisione lasciò Celestino e Giustina, i nostri genitori, senza parole. E non era difficile comprenderne il motivo: la nostra scelta li riportava mentalmente al loro passato, alla dura vita nei campi ed alle continue privazioni a causa delle difficoltà economiche che la vita rurale imponeva."


Lo Schioppettino di Prepotto, è il vino rosso friulano che si produce esclusivamente nel comune di Prepotto, in provincia di Udine, nella vocata DOC “Friuli Colli Orientali”, dove il vitigno Schioppettino è coltivato da sempre. Qui ha trovato una dimora di tal eccellenza, da motivare un gruppo di coltivatori a fondare un Associazione per tutelarlo e promuoverlo. Nel calice, è rosso rubino intenso, il profumo riporta ai frutti di bosco, alla marasca e alla seducente nota speziata. Versatile e complesso, gradisce il lungo affinamento che ne sottolinea l’eleganza.


Ma anche il Merlot proposto da Gianni Petrussa, ha colpito i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa.


"Le caratteristiche organolettiche del Friuli Colli Orientali Merlot DOC- osserva Renzo Lupatin, giornalista-, prevedono un colore Rosso rubino, Rosso granato. Il profilo olfattivo del vino Friuli Colli Orientali Merlot DOC è caratteristico, piacevole e al palato risulta secco, di corpo, sapido."


Ma quei giornalisti vagabondi, che hanno posto le loro ragion d'essere nel mitico camminare la terra di Luigi Veronelli, hanno ben capito l'azienda.

I fratelli Petrussa - osserva Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, sono un team perfetto. Insieme con tanto entusiasmo e passione per il loro lavoro riescono a convincere i clienti nazionali e internazionali.”

I giornalisgti e i comunicatori della rete internazionale sono alla ricerca non soltanto di prodotti eccellenti e di territori ospitali, ma di 'terre' del buon e bello vivere, dove natura e cultura vivano in simbiosi, secondo una sostenibilità dei tempi d'oggi e , lasciatecelo dire, futuri !


venerdì 20 ottobre 2023

EUROVINUM: DUE IMPORTANTI EVENTI DELLA SESTA MILANO WINE WEEK

 



Parliamo del Banco d’assaggio della Guida Slow Wine 2024 e di “Armonie Senza Tempo” targato Consorzio di Tutela Lugana Doc

Milano, 19 Ottobre 2023- E’ appena terminata la sesta edizione della Milano Wine Week, collaudata kermesse non fieristica che punta diffondere la cultura del vino in maniera coinvolgente ad appassionati winelovers, buyers internazionali ed operatori stampa e Horeca, attraverso tanti appuntamenti di vari tipi (circa 300 in questa edizione!)

I 2 più grossi eventi in termini di qualità e numero di produttori presenti, secondo Borghi d’Europa sono stati il Banco d’Assaggio della Guida Slow Wine 2024 al Superstudio Maxi e l’evento itinerante “Armonie Senza Tempo” a Palazzo Bovara, tornato a Milano e promosso dal Consorzio di Tutela Lugana Doc.

Parlando di Slow Wine 2024, dopo la presentazione mattutina della Guida con le varie premiazioni, il momento tasting è addirittura migliorato dall’anno precedente: i numeri non tradiscono, 455 cantine presenti e 910 etichette da tutta Italia divise per regioni, che hanno rispecchiato il concetto di vino sano e giusto.

Nel giro degustazione Borghi d’Europa è rimasta colpita dai vini  di Torre Beati in Abruzzo, da Castelfeder e Manincor per l’Alto Adige, da Mustilli del Sannio (Campania), in Friuli Venezia Giulia dai grandi bianchi di Blazic, Colle Duga, Kristian e Edi Keber, Korsic e Muzic e in Lombardia da Calatroni, Conte Vistarino, Scuropasso, Tenuta Mazzolino ed Arpepe in Valtellina.

E ancora, in Trentino da Letrari, in Veneto da Bastia-Michele Rebuli, da Miotto e da Giorgio Cecchetto, ed infine in Piemonte con Elvio Cogno, Conterno Fantino, Giovanni Almondo e poi i Timorasso Derthona dei Vigneti Massa.

Invece l’evento “Armonie senza Tempo”, focalizzato sulle varie espressioni del vitigno Turbiana e la sua grande capacità evolutiva, il Consorzio di Tutela Lugana Doc ha organizzato dapprima un momento talk con Masterclass per gli operatori del settore e successivamente il banco, con 55 produttori di Lugana presenti a Palazzo Bovara.

Qui per Borghi d’Europa ha ritenuto degne di menzione le etichette di Lugana della Tenuta Corbari di Desenzano (Bs), di Pratello di Padenghe Sul Garda (Bs),di Corte Sermana di Peschiera (Vr), de Le Morette sempre da Peschiera Del Garda, dell’Azienda Vtivinicola Fratelli Zenegaglia di Pozzolengo (Bs), di Cantine La Pergola di Moniga Del garda (Bs), di Malavasi di Pozzolengo, di Perla del Garda di Lonato (Bs), di Cobue di Pozzolengo, di Marida Benedetti di Desenzano e di Tenute Roveglia, anch’essi da Pozzolengo.

E’ indubbio che in questi due eventi all’interno della Milano Wine Week l’idea di comunicare il vino in maniera brillante emerge fortemente: proprio per questo motivo Borghi d’Europa continuerà a parlarne nel Percorso d’Informazione Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino.

In alto i calici!

mercoledì 11 ottobre 2023

Bologna Capitale del Gusto – All'enoteca Vinologico in Via delle Lame, la prima tappa per conoscere Ivan e Alessandro


 


“I monumenti ci parlano.

Se ci fermiamo anche solo per un attimo a guardarli ed interrogarli, ci racconteranno di un passato affascinante, che è il nostro.

Partendo idealmente da essi, e attraverso di essi , il portale "Storia e Memoria di Bologna” dà voce ai protagonisti maggiori e minori della storia...”


“La tipica osteria bolognese è costituita da un locale con tavole e sedie disposte lungo le pareti longitudinali, allineate con la parete di fondo, il banco della mescita, dietro il quale troneggiano gli scaffali colmi di fiaschi e bottiglie.

“Abbiamo pellegrinato da una osteria all’altra della città – bevendo dappertutto un bicchiere alla salute del lettore – per ricercare le vestigia di questi ricettacoli dei seguaci di Bacco e abbiamo potuto constatare che molti locali dal vecchio e caratteristico aspetto esistono ancora, rappresentando così un singolare contrasto coi “bars” ultramoderni dove si pavoneggiano lindi baristi stilè e domina la cassiera dalle unghie rossolaccate. ...”




Poi vi sono i locali dove l'eccellenza delle scelte si mescola alla qualità delle atmosfere e delle iniziative . E' il caso dell'enoteca Vinologico, che Ivan  e Alessandro hanno aperto in via delle Lame, e che merita senza dubbio di appartenere ad un percorso del gusto che fa della cultura uno dei suoi elementi fondanti.


Citiamo, tanto per fare un esempio, gli incontri con l'artista : a giugno "Piano Colore", una serie di disegni su carta di Angela De Sando che,dopo la laurea in architettura, ha fatto gli studi di arte contemporanea a Madrid ed ha collaborato con architetti e interior designer in Italia e all'estero.


“Locale di livello altissimo. Il proprietario, oltre che essere una persona gentile e disponibile, cura tutte le proposte, sia relative al bere che al mangiare, nei minimi dettagli.”


In maggio la presentazione dei vini della cantina LA TOGNAZZA di Gianmarco Tognazzi.

Un blend interessante che unisce le due regioni di Toscana e Lazio (Toscazio) e vitigni autoctoni toscani con vitigni internazionali: Tapioco: vermentino – chardonnay Come se fosse: sangiovese – merlot ; Antani: sangiovese – syrah.


Fra le scelte dei due Sommelier il vino La Bella Arrabbiata Extra Brut dell'azienda agricola Col Miotin di Pieve di Soligo.

Racconta Antonio Bottega,nume tutelare dell'azienda :”La zona di produzione di questo spumante sono le vigne collinari coltivate nella zona di Solighetto (Pieve di Soligo). Perlage delicato, con bollicine sottili, persistenti ed omogenee. Il colore giallo paglierino con riflessi verdognoli riflette un profumo floreale di fiori bianchi e gialli, ma anche profumi di frutta come pera, mela, pesca e banana. La Bella Arrabbiata si presenta con un gusto sapido e piacevolmente acidulo, con un gradevole finale asciutto. Viene servito come aperitivo oppure in abbinamento ad antipasti, primi piatti e secondi piatti a base di pesce.”


Ivan è croato e propone con Alessandro nella loro enoteca alcune 'perle' di quella terra (tanto per fare un esempio la Malvazija Istriana e Teran, vitigno rosso autoctono dell'Istria....).


Borghi d'Europa ha proposto ai due Sommelier di accompagnare le storie di Bologna,Capitale del Gusto come partner d'informazione : comincia un viaggio che si concluderà alla fine del 2024.


Evviva !

venerdì 6 ottobre 2023

EUROVINUM: LA DEGUSTAZIONE DEI VINI MARCHIGIANI A MILANO BY GOWINE

 




Un nuovo appuntamento mirato organizzato da Gowine a Milano

Milano, 4 Ottobre 2023- Le Marche sono una regione particolarmente vocata a livello vitivinicolo dell’Italia Centrale, con una forte presenza di vitigni autoctoni, grazie alla conformazione dell’areale che comprende in buona parte colline e alcune montagne, oltre al Mediterraneo che bagna la parte orientale.

Borghi d’Europa ha partecipato al momento di approfondimento dedicato ai vini marchigiani all’Hotel Nh Touring a Milano, promosso da Gowine.

Una degustazione mirata, che ha visto la presenza di alcune cantine selezionate e una parte di etichette tipiche nell’area enoteca, tutte assolutamente rappresentative dei differenti terroir della regione marchigiana.

Della zona di Offida (Ap), molto apprezzati il Rosso Offida Docg Esperanto 2014 Bio (85% Montepulciano e 15% Cabernet) e  l’Oppidum Marche Rosso Igt 2017 da uve Montepulciano in purezza di Ciù Ciù, poi il  Rosso Piceno DOC Superiore Vellutato (Montepulciano, Sangiovese e 15% di Cabernet Sauvignon) di Villa Pigna, mentre tra i bianchi, davvero interessanti gli Offida Docg Pecorino 2018 e 2017 e il Marche Passerina Igt 2022 dell’Azienda Agrobiologica Sangiovanni.

Dall’Anconetano invece, hanno colpito Il Rosso Conero Doc 2020 (Montepulciano in purezza) e il vivace Spumante Metodo Classico Blanc de Noir Brut Dona Giulia 2021 (sempre Montepulciano in purezza) di Fattoria Le Terrazze, poi il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Doc Superiore Podium 2020, il Verdicchio Brut Riserva Metodo Classico 2019 e il Rosso Conero Docg Riserva Grosso Agontano 2019 di Garofoli ed infine, dell’Azienda Agricola Marchetti il Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C. Tenuta del Cavaliere 2022.

Dalla provincia di Macerata, precisamente da Castelraimondo, il Verdicchio di Matelica Doc Torre del Parco 2021 si è rivelato intrigante al naso e molto equilibrato al palato, etichetta della Tenuta Piano di Rustano.

I vini degustati all’evento promosso da Gowine, hanno confermato la bontà e la ricchezza della viticoltura della Regione Marche, che verrà sempre comunicata da Borghi d’Europa nel Percorso Internazionale Eurovinum, paesaggi della Vite e del Vino, col patrocinio della Iai (Inizaitiva Adriatico Jonica).

Evviva!

lunedì 2 ottobre 2023

TERRITORI ED ECCELLENZE: LA TERZA EDIZIONE DI OLTREPO’ TERRA DI PINOT NERO

 

 




Milano, 29 settembre 2023- L’Oltrepò Pavese è una terra ricca di biodiversità e di tradizioni antiche, che conta sei Doc e una Docg, che necessitano di essere valorizzate e comunicate nella maniera migliore.

Il Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese, diretto da Carlo Veronese, lavora alacremente per promuovere questo patrimonio di denominazioni, due delle quali riguardano le due anime del Pinot Nero, la Docg per gli Spumanti Metodo Classico e la Doc per i rossi fermi .

Per celebrare queste due diverse espressioni di Pinot Nero, anche quest’anno si è svolta la rassegna enologica “Oltrepò Terra di Pinot Nero” nello splendido contesto della Tenuta Pegazzera di Casteggio: Borghi d’Europa vi ha partecipato, traendone ottime indicazioni.

All’evento, organizzato per stampa e operatori del settore, sono state presenti 34 Aziende virtuose del territorio, alcune delle quali scelte per le due Masterclass, una dedicata ai Pinot Nero Doc e l’altra per gli Spumanti Metodo Classico Docg, condotte da Filippo Bartolotta e Iacopo Cossalter.

Gli Spumanti Docg assaggiati si sono rivelati molto fini ed eleganti, con una spiccata sapidità che da più brio e una lunga beva, mentre i rossi hanno trasmesso eleganza, profumi e anche un bel corpo, con un potenziale evolutivo molto interessante.

Le Bolle molto apprezzate sono state:

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosè “Note d’Agosto” Extrabrut di Alessio Brandolini

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosè Cruasè Bertè e Cordini di Bertè e Cordini

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero “Casto” Pas Dosè 2018 di Bosco Longhino

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero “Vergomberra” Pas Dosè 2019 di Bruno Verdi

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero “Riva Rinetti” Pas Dosè 2018 di Calatroni

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosè Cruasè “La Bolla Rosè” Brut Millesimato 2018 di Cantine Cavallotti

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero 1865 di Conte Vistarino

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero “Classese” Brut Millesimato 2015 di Fracesco Quaquarini

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero “Asburgico” Pas Dosè 2018 di Riccagioia Ersaf Regione Lombardia

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Rosè “Monteceresino” Extrabrut Millesimato 2016 di Travaglino

Poi, tra i rossi invece:

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc “Albaron” 2020 di Ca del Gè

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc “Bertone” 2019 di Conte Vistarino

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc “Tiamat” 2021 e il Doc “V18” 2020 di Cordero San Giorgio

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc “Giorgio Odero” 2018 di Frecciarossa

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc “Luigi Padroggi” 2020 di La Piotta

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Riserva “Amadì” 2020 di Le Fiole

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc “Costarsa” 2019 di Montelio

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc “Noir” 2020 di Mazzolino

 

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Riserva “Poggio della Buttinera” 2019 di Travaglino

Tutti questi ottimi assaggi hanno confermato il potenziale qualitativo del vitigno Pinot Nero nell’areale Oltrepadano, che infatti è una delle zone di produzione più importanti del panorama vitivinicolo internazionale, non solamente del Belpaese.

Così va bene!