giovedì 26 marzo 2020

L'azienda agricola GRILLO IOLE di Prepotto invitata da Borghi d'Europa



Stiamo sorseggiando lo schioppettino dell'azienda agricola Iole Grillo, nella sala di degustazione
di una antica dimora del '700,immersa nei vigneti della zona DOC Friuli Colli Orientali.
“ Soltanto chi segue il disciplinare molto più restrittivo può fregiarsi della denominazione 'Schioppettino di Prepotto' in etichetta – commenta Anna Muzzolini che, con il figlio Mattia
Bianchini,guida l'azienda fondata dal padre Sergio agli inizi degkli anni '70.

Anna proviene da una storia professionale importante, nel mondo dell'Università e riconosce
“...che è stata la passione nei confronti delle mie origini a riportarmi in queste colline”.

Ma ritorniamo, per un attimo allo schioppettino.
“ Ha per davvero un bouquet di eccezionale eleganza e personalità- osserva Renzo Lupatin,
Presidente di Borghi d'Europa-. Prevale la nota speziata.”

“ Gestiamo la campagna – continua Mattia Bianchini, divenuto Presidente della Associazione
Produttori dello Schioppettino di Prepotto-, cercando di non danneggiare l'equilibrio
dell'ambiente,utilizzando sostanze che permettono di mantenere gli antagonisti naturali che da secoli controllano malattie e parassiti del vigneto e non lasciano residui indesiderati nei vini. In azienda le splendide mura in pietra dell'antica dimora sono state riportate alla luce con gli ultimi lavori di ristrutturazione ed ora fanno da cornice alla suggestiva baricheria per l'affinamento in modo da preservare sl meglio l'accurato lavoro che viene fatto in campagna. Abbiamo ricavato inoltre un curato B&B dove accogliere i nostri affezionati clienti “.

In una sola parola : sostenibilità, che ha convinto i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa
ad inserire l'azienda nei percorsi informativi del progetto 'L'Europa delle Scienze e della Cultura'.

Vogliamo ricordare fra i vini bianchi il Friulano,la Ribolla Gialla,il Verduzzo Friulano e il
Picolit ; fra i Rossi il Cabernet franc,il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Merlot Riserva e
i Rossi 'local' Schioppettino di Prepotto e Refosco dal Peduncolo Rosso. Poi Duedonne, frutto
della collaborazione con Susanna Grassi (azienda I Fabbri a Lamole in Chianti), tutto da scoprire.
E, da non dimenticare, il Sauvignon e il Sauvignon “IL”
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mercoledì 25 marzo 2020

Borghi d'Europa a Prepotto : l'azienda agricola GRILLO IOLE

La favola (vera!) di RoncSoreli e Borghi d'Europa


Il significante 'sostenibilità' è al centro del progetto 'L'Europa delle Scienze e della Cultura' che la rete Borghi d'Europa promuove, sotto il Patrocinio della IAI (Iniziativa Adriatico Jonica,Forum
Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica) ed ESOF2020,Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della Scienza.

Così quando i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito Prepotto nel Percorso
Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino, due sono state le suggestioni alla
base della scelta : il privilegio che Luigi Veronelli aveva per lo schioppettino e la preoccupazione
per la sostenibilità della viticultura locale.

Flavio Schiratti,imprenditore friulano appassionato di vini, ha messo insieme una favola concreta
a Novacuzzo di Prepotto : l'antico borgo, una collina che lo abbraccia , una villa padronale, una cantina,un terreno di 72 ettari fatto di vigne e di boschi.
Così è nata RoncSoreli.

“ Ho deciso di dare avvio ad un ambizioso programma a lungo termine: ridare vita all’antico borgo grazie alla produzione di vini di alta qualità. Fulcro di questo progetto è la creazione di una grande cantina, aperta all'ospitalità. La valorizzazione dei vigneti storici e delle uve autoctone, che prosperano su una delle colline più belle della zona, è diventata la sua missione.E la favola continua con l’avvio di importanti interventi agronomici per il recupero dei vigneti antichi e per la regimentazione delle acque della collina, con l’aumento della superficie vitata dagli originari 33 ettari a 42, con la ristrutturazione ed ampliando della cantina.E la favola continuerà con la realizzazione delle nuove aree di accoglienza: le sale degustazione, il locale di presentazione e vendita dei prodotti e i mini-appartamenti per gli amici enoturisti.”


Ma la parola magica che ha colpito i viandanti dell'informazione è stata proprio 'Sostenibilità'.

“Come interpretiamo la sostenibilità a RoncSoreli? Secondo l’accezione più classica della definizione, consideriamo il vigneto un ecosistema integrato con l’ambiente circostante. Pertanto dedichiamo risorse e attenzioni affinchè sia in grado di mantenere, anche in futuro, i processi ecologici che avvengono al suo interno. Il tutto per poter garantire, anche alle prossime generazioni, la possibilità di beneficiare del potenziale enologico del sito.
Poniamo quindi grande attenzione al terreno, alla sua fertilità naturale, rinnovata annualmente con concimazioni organiche. Conserviamo le preziose aree boscate che incorniciano l’azienda fornendo rifugio ad insetti e animali. Applichiamo la difesa integrata nella lotta ai parassiti della vite. Interveniamo solamente secondo calendari dettati dalle condizioni climatiche, affinchè non avvenga lo sviluppo dei patogeni.Tutto questo richiede un grande sforzo che facciamo ben volentieri, per offrire a Voi un prodotto naturale che sia la massima espressione del nostro territorio.
Sono stati questi principi che ci hanno spinto ad andare anche oltre. Nel 2016 si è infatti concluso il percorso di conversione al biologico di una parte dei vigneti e abbiamo quindi ottenuto, per gli stessi, la certificazione di operatore biologico (IT BIO 006 E2702).”

Ma l'incontro non poteva non finire con la degustazione dello schioppettino di Casa.
Ricorda Alessio Dalla Barba, Sommelier Professionale AIS e responsabile nazionale della
comunicazione di Borghi d'Europa che Vitae la guida vini del 2015 dell'Ais,
così lo definiva : “Rubino cupo. Evoca toni speziati di pepe nero, chiodi di garofano e cannella in stecca. China e sbuffi erbacei. Piacevoli richiami di grafite a chiudere. Tannino vivo, medio il corpo, con chiusura asciutta e leggermente amarognola. In troncoconico e tonneaux per 18 mesi. Stufato di vitello.”

La favola (vera!) di RoncSoreli continua !
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sabato 21 marzo 2020

Ronco dei Pini da Prepotto all'Europa



Per davvero efficace la linea grafica che 'i Novello', vignaioli in Prepotto, hanno voluto dare
alla loro azienda,Ronco dei Pini.
La briosità del segno rinvia certamente ai contenuti, che ci siamo immaginati, fin da subito,
importanti.
Poi la lunga chiacchierata con l'enologo,Edoardo Caprara.ha fatto il resto.

Se Borghi d'Europa ha voluto inserire Ronco dei Pini nelle iniziative di informazione è perchè la ricerca di testimoni autorevoli coincide con la tribolata e affascinante storia del vino identitario di questi luoghi : lo schioppettino.

Ma lasciamo parlare Claudio Novello.
“Ora loro si sorprendono. Cercavano qualcosa d’altro,e lo hanno trovato nei luoghi più diversi, da Milano ad Amburgo a Venezia. Si sono avvicinati: domandano, guardano, leggono le retroettichette. vogliono capire se è un gioco o si fa sul serio. “Biglia”. “LiMes”. Gente di confine? Gente di confine Che gioca sul Confine? Poi mettono il naso nel Calice e chiedono “Ma come?” e si chiedono “Ma dove?”. Non era il Friuli che si aspettavano, non era la sensazione che avevano già provato.
Eccoli: ora, loro, sono sulla porta della Mia cantina.
Il “come” è faccenda seria e semplice : con il rispetto della terra, con poche paia di Mani Motivate e sapienti, con una sola idea testarda che “la terra è tutto, e il vino la sua sintesi”. Ma il “come” è anche il “senza”: senza chimica, senza fretta, senza trucchi. il “dove” è luogo della Mineralità e dei profumi. Lo trovi sulle Carte, anche su google earth se ne vuoi l’anteprima: un Mare verde di Onde di vigneti e di boschi. Prepotto è un angolo di Friuli, un rigurgito di colline inframezzate da torri e campanili ruvidi di storia longobarda. Ruvidi come noi, che non ci trovi mai in Cantina perché siamo sempre in vigna, e non ci trovi mai in vigna perché siamo sempre in Cantina. Ma se finalmente ci trovi, allora siediti qui, e ti raccontiamo le cose. Perché il resto è già vino.”

Più chiari di così....
Abbiamo assaggiato lo schioppettino di Ronco dei Pini.
Il loro, di un rosso rubino intenso, ha un sapore pieno e rotondo, ma ciononostante anche fresco e vellutato,di una persistenza notevole (come recitano le note tecniche del sito) . Il naso è deciso e aromatico, dal bouquet complesso che non può lasciare indifferenti. Gli aromi tipici del pepe, della cannella e la liquirizia incontrano i frutti di bosco, ribes, e le prugne.
Luigi Veronelli lo avrebbe ascoltato e degustato in religioso silenzio, con quell'entusiasmo che lo
aveva portato a stimare il vino principe della Valle dello Judrio e a sostenerne la ri-valutazione.
Borghi d'Europa, molto più umilmente, ha pensato di inserire Ronco dei Pini nel percorso di
informazione che porterà Prepotto in molte contrade europee.
Così è detto, e , quindi, fatto!

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martedì 17 marzo 2020

L'azienda agricola Norina Pez di Dolegna inserita nei progetti di Borghi d'Europa




E' stata una degustazione all'antica trattoria  Ferreghini di Dolegna del Collio a far conoscere
ai giornalisti e ai comunicatori di Borghi d'Europa i vini del Collio dell'azienda agricola Norina Pez.
“Tutto cominciò - racconta Stefano Bernardis-, con il nonno Giovanni, nato a Dolegna agli inizi del 1900, cresciuto nello stesso paese e fondatore, insieme alla nonna Adriana e ai figli, dell’azienda agricola caratterizzata in quegli anni dalla produzione viticola, cerealicola e dall’attività di allevamento. Verso la fine degli anni ’70 vi fu la svolta: papà Giuseppe Bernardis e mamma Norina Pez decisero di dedicarsi esclusivamente alla produzione e commercializzazione del vino migliorando le tecniche di gestione dei vigneti e specializzando la tenuta nella produzione vitivinicola. “


Così oggi la terza generazione di famiglia porta avanti una filosofia precisa.
La prima strategia aziendale parte dalla campagna: cercare di produrre una uva sana ed esente da qualsiasi malattia;

infatti, solo da queste premesse potrà nascere un ottimo vino.
E’ posta molta attenzione quindi in tutte le operazioni agronomiche e colturali, eseguite nella quasi totalità a mano.
Per quanto riguarda la difesa antiparassitaria l’azienda segue un programma di lotta molto mirato al rispetto ambientale e al rispetto della pianta.
E’ limitato l’uso quindi di pesticidi e antiparassitari che mal si adattano ad un reale rispetto per l’ambiente. Non vengono fatti trattamenti insetticidi, preservando cosi la fauna e gli insetti utili presenti nel vigneto.


In cantina poi si eseguono le moderne tecniche di vinificazione e di conservazione del vino, stando sempre attenti a non pregiudicare la qualità. Ciò vuol dire lavorare con cura e delicatezza le uve e i mosti successivamente. Travasare perciò il vino al momento giusto, in modo che non perda profumi e mantenga la sua fragranza e delicatezza.


“ Abbiamo assaggiato anzitutto un friulano,delicatamente profumato,dal sapore morbido e dalla
personalità spiccata,Poi ci ha incuriosito lo schioppettino, che ha rivelato un sapore pieno e intenso,un aroma tipico dei frutti di bosco. Un vino semplice e complesso allo stesso tempo che
ha soddisfatto le nostre curiosità enoiche. L'azienda produce anche El neri di Norina ,
una cuvee ottenuta da uve Merlot e Schioppettino, appassite alcune settimane per esaltarne la maturazione, e  in seguito maturata per 24 mesi in botti di rovere.”


Dolegna, con il suo territorio interamente collinare rappresenta il confine ideale con i Colli Orientali del Friuli. Delimitata dal corso del torrente Judrio a sud-ovest, e dal confine sloveno a nord-est, è un piccolo centro a vocazione prevalentemente agricola.
In questa felice ambientazione ha sede l'Azienda, che si compone di una superficie totale di quasi 10 ettari, di cui sette dedicati alla coltura della vite.


L'Azienda è stata invitata a partecipare alle iniziative di informazione del Percorso Internazionale
Eurovinum, il Paesaggio della Vite e del Vino, per l'evidente eccellenza delle proprie proposte enoiche.

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lunedì 16 marzo 2020

Il progetto Terre di confine riparte da Alberto Marsetti e dai suoi vini, in Valtellina




Nel 2018 (Anno Europeo del Patrimonio Culturale), Borghi d’Europa, la rete internazionale
che collega borghi e territori poco conosciuti, ha inserito la Valtellina nel proprio percorso
informativo, grazie ad alcune degustazioni che si erano svolte nel corso delle conferenze stampa
a convivio alla Trattoria dei Fratelli Zanini in Rho.
Così è nato il particolarissimo viaggio del gusto in Valtellina, che ha preso il nome di progetto
Terre di Confine.

Numerosi gli incontri realizzati : a Milano, presso l'Osteria della Stazione l'Originale ; le visite
in Valtellina, con un focus sul patrimonio agroalimentare del territorio ; le 'incursioni' in Valposchiavo , per una iniziativa che ha coinvolto anche le Valli del Natisone in Friuli Venezia
Giulia, la sottozona dei Colli Orientali del Friuli, Prepotto ( con la Valle dello Judrio e dell'Isonzo)
e Tarvisio ( con la Carinzia).

L'ultimo incontro a Milano ha avuto come tema La Montagna dell'informazione e la Valtellina è stata 'raccontata' da Alberto Marsetti, viticoltore di Sondrio.
Alberto Marsetti continua il lavoro del nonno Angelo, del padre Andrea e dello zio Antonio, che hanno da sempre creduto nel valore del nebbiolo, vitigno in grado di esprimere tutta la propria nobiltà anche in queste particolari condizioni climatiche e pedologiche.
Borghi d'Europa ha scelto infatti l'Osteria della Stazione a Milano per presentare il progetto 'L'Europa delle Scienze e della cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica- Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che si sviluppa per tutto il 2020 in oltre dieci Paesi europei.
"L'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI)- osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa-è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica.La IAI ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministridegli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della "Dichiarazione di Ancona" sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.
Ai 6 membri originari si sono aggiunti l'Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell'Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall'Italia nel corso del suo anno di presidenza dell'Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell'Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina".
Nel 2020 si svolge ESOF2020,Euroscience Open Forum -Trieste Capitale europea della Scienza,mentre la città croata di Fiume è la capitale europea della cultura.
Così Borghi d'Europa propone ogni mese degli incontri di informazione, per raccontare le storie delle comunità in cammino.
Da qui, dalla Valtellina e dalla testimonianza di Alberto Marsetti riparte il percorso del progetto Terra di Confine nel 2020.
Così va bene !



venerdì 13 marzo 2020

All'Antica Trattoria Ferreghini : così Dolegna del Collio entra in Borghi d'Europa




Siamo capitati all'Antica Trattoria Ferreghini di Dolegna del Collio,grazie alla preziosa
collaborazione di Riccardo Caliari,nume tutelare della nuova azienda agricola di Novacuzzo
(in quel di Prepotto),Spolert.
Subito ci siamo orientati : un caminetto ti accoglie, svelando fin dal principio i segreti di una
storia familiare.
“Luogo gestito sapientemente dalle donne della famiglia, a partire dalla mamma Beppa, la trattoria è stata negli anni teatro delle generazioni Ferreghini. Nel corso del tempo è stata oggetto di tre importanti ristrutturazioni: successivamente al termine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1978 - a seguito del terremoto che colpì il Friuli - e negli anni duemila.”.
Oggi Roberto e Daniela, con la figlia Lisa, fanno uniscono rinnovamento e tradizione, con le ricette del territorio, primi e secondi piatti a base di selvaggina e i dolci casalinghi.

Le carni sono semplicemente superbe. La scelta dei vini è un giusto equilibrio fra i vini del Collio
e i vini dei Colli Orientali.
Così la Trattoria è divenuta il luogo d'elezione dei giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa,
che hanno inserito Dolegna del Collio negli itinerari di informazione del Percorso Internazionale
Eurovinum,il Paesaggio della Vite e del Vino.

Come dimenticare poi la produzione artigianale di salumi ?
“Tre passioni accomunano le generazioni Ferreghini: il vino, la cucina e i “i purcitars” (i norcini). I maiali son di proprietà, allevati fino all’età di 12-14 mesi e, a seguito della macellazione, lavorati da Roberto e Daniela per preparare il salame - prodotto con filetti di lonza e guanciale - e la soppressa “a punta di coltello”.Roberto insieme a Giovanni invece preparano ottimi affettati: pancette, ossocolli, salami, lardo, coppa di testa bollita, salsicce, cotechino e la famosa marcundella.
Pronti per essere degustati! “.

L'amore per la famiglia,
per l'agricoltura e la ristorazione
di generazione in generazione
dal 1871