giovedì 27 dicembre 2018

I vini dell'azienda agricola Dino Lorenzon a Borghi d'Europa


La rete internazionale Borghi d’Europa ha realizzato nel corso del 2018 un percorso
d’informazione che ha riguardato le Terre della Piave. In particolare a Ponte di Piave
le iniziative hanno goduto del Patrocinio della Civica Amministrazione.
L’incontro con l’Azienda Agricola Dino Lorenzon di Negrisia è stato uno dei punti
che ha qualificato la storia del progetto.
In gennaio la 'carovana del gusto' dei giornalisti e dei comunicatori ha realizzato alcune tappe,
per registrare due puntate della trasmissione multimediale 'L'Italia del Gusto'.
Ospite d'eccezione Bruno Sganga, giornalista enogastronomo, conduttore delle tramissioni La Verità nel Piatto e Tavole Ammutinate,già coordinatore delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli.
Nell'Azienda Agricola Dino Lorenzon Anna e Omar, hanno raccontato la loro storia, offrendo in degustazione il Manzoni e un Carmenere, accompagnati dai salumi di tradizione della Salumeria di Eustacchio e dal pane artigianale del Panificio Bonato.
Infine a convivio alla Locanda Roma, ove Roberto e Renato e il loro staff, hanno superbamente
interpretato quattro piatti di pesce, che Bruno Sganga ha candidamente definito 'irripetibili' e certamente al di fuori di ogni previsione.


Ricordiamo poi lo stage del network Terre Europee dell’Asparago presso l’Azienda, sulle nuove
coltivazioni in agricoltura, con la partecipazione dei produttori di canapa, bambù,melograno
e di giornalisti della stampa nazionale.
Grazie a questi appuntamenti internazionali Le Terre della Piave sono state scelte dai comunicatori e dai giornalisti di Borghi d'Europa quali terre 'capofila' delle iniziative di informazione che la rete internazionale sviluppa per il progetto dei 'Percorsi Internazionali'.
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mercoledì 19 dicembre 2018

I formaggi della Latteria Sociale di Talmassons e i vini dell’azienda agricola Micossi a Borghi d’Europa



La rete internazionale Borghi d’Europa ha tenuto una conferenza stampa di fine anno
alla Osteria Là da La Grise a Talmassons (UD),per ‘raccontare’ le iniziative sviluppate
nel Medio Friuli per l’Anno del Patrimonio Culturale e i percorsi di informazione previsti
nel 2019, Anno del Turismo Lento.

La Latteria Sociale di Talmassons è intervenuta all’incontro, proponendo con Gianna
(la casara) e Roberta una degustazione delle eccellenze del caseificio locale.
“La Latteria Sociale di Talmassons nasce nel 1928 con i soci che conferivano il latte per poi produrre il formaggio che rimaneva di loro proprietà secondo quello che era il sistema turnario.
Originariamente la sede si trovava in piazza davanti alla chiesa. Nel 1938 c'è stato il trasferimento in quella che è la sede attuale di Piazza Valussi. Nel 1981 avvengono poi diversi cambiamenti nella metodologia di lavorazione, si passa quindi dall'utilizzo della legna al vapore e la cooperativa diventa caseificio sociale fino ad arrivare ai recenti lavori di ristrutturazione.Fino al 2006 venivano realizzati solamente alcuni prodotti tradizionali: siamo riusciti ad ampliare la nostra offerta andando anche ad accontentare la domanda della nostra clientela sempre più esigente. E' anche d'obbligo ricordare che noi siamo una delle poche latterie che lavora determinati prodotti utilizzando il latte crudo, senza quindi il processo di pastorizzazione. I nostri prodotti sono diversificati, freschi perchè realizzati giornalmente e legati a degli standard di qualità eccellenti.Abbiamo dell'ottimo Montasio Dop, del Latteria, caciotte di vario tipo, mozzarella, stracchino, burro, yogurt, e persino del gelato, prodotto di punta sopratutto nei mesi estivi della nostra "geLatteria". La menzione d'onore va però al nostro prodotto d'eccellenza che ha ricevuto anche la certificazione: la ricotta.”

I formaggi in degustazione sono stati accompagnati dal ramandolo dell’azienda agricola Micossi
di Sedilis di Tarcento, già conosciuto dai giornalisti e dai comunicatori a Milano, all’Osteria della
Stazione l’Originale, da Gunnar, oste friulano nel cuore della capitale lombarda.
L’Azienda,a conduzione familiare, propone da tre generazioni
i vini dei Colli Orientali. Oltre al ramandolo vogliamo ricordare il refosco dal peduncolo
rosso,lo schioppettino,il cabernet franc, il franconia, l’uvaggio Sidilis rosso,il Sidilis Bianco
(vitigno autotono Friulano) e il Picolit.

latteria sociale talmassons

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venerdì 14 dicembre 2018

Il Medio Friuli e il 2019 Anno del Turismo Lento : l’incontro a Là da La Grise





La rete internazionale Borghi d’Europa ha tenuto una conferenza stampa di fine anno
alla Osteria Là da La Grise a Talmassons (UD),per ‘raccontare’ le iniziative sviluppate
nel Medio Friuli per l’Anno del Patrimonio Culturale e i percorsi di informazione previsti
nel 2019 Anno del Turismo Lento.
I temi del turismo slow incontreranno le Terre di Mezzo molte volte : per le Vie del
Gusto le iniziative de ‘I luoghi del desiderio’ (100 tane del gusto visitate in incognito e
segnalate dai giornalisti e dai comunicatori di Borghi d’Europa), grazie al partenariato
di informazione del Centro Dolce Friuli e del brand Tissi ; per i Mulini del Gusto e le
Vie d’Acqua le iniziative con il mondo delle farine, le realtà della panificazione, della
pasticceria e della pizza ( preziose le testimonianze di FriulPizza di Varmo e di Giroldo’s
Pizza di Flambro) e la storia delle risorgive ; l’incontro con il tessuto produttivo del
territorio,per narrare un’altra storia.
Proprio su questo ultimo punto vi è stato l’intervento di Fabrizio Cattelan, di CDA
di Cattelan srl,società di gestione di distributori automatici, in Flumignano.
“Da oltre 40 anni la nostra Azienda opera nel settore del Vending,con una forte spinta alla
ricerca e all’innovazione sul fronte del design e della tecnologia delle macchine,
previlegiando la partnership con imprese produttrici del settore alimentare e non solo,
investendo sulla formazione del personale e con uno spiccato orientamento alla green
philosophy e alle soluzioni per il benessere della persona.Azienda del Vending in costante
crescita,CDA è conosciuta come portabandiera della Responsabilità Sociale d’Impresa.
Negli anni CDA non si è infatti limitata alla distribuzione automatica diventando punto di
riferimento del settore,ma si è distinta con successo in progetti legati alla Respnsabilità
Sociale d’Impresa, alla salvaguardia dell’ambiente, alla discussione di corretti stili di vita
attraverso la sana alimentazione”
Borghi d’Europa promuoverà incontri in Friuli e a livello nazionale e internazionale su questi
temi, grazie alla collaborazione che Giuseppe Gaspari, giornalista ed enogastronomo, Palato
Anarchico, ha assicurato al progetto che avrà in CDA l’interlocutore previlegiato.

Poi ci ha pensato la cucina della Osteria Là da La Grise a rendere la conferenza stampa
a convivio degna di tal nome. La squadra di Cristina e Renzo ha offerto un ‘brano’
eccellente di come si possa essere creativi, senza snaturare le proprietà primarie degli
alimenti.
Alla fine Gianna e Roberta hanno raccontato la storia della Latteria Sociale di
Talmassons, con una degustazione di formaggi accompagnati dal ramandolo dell’azienda
agricola Micossi di Tarcento. L’Azienda,a conduzione familiare, propone da tre generazioni
i vini dei Colli Orientali. Oltre al ramandolo vogliamo ricordare il refosco dal peduncolo
rosso,lo schioppettino,il cabernet franc, il franconia, l’uvaggio Sidilis rosso,il Sidilis Bianco
(vitigno autotono Friulano) e il Picolit.
Dulcis in fundo la presentazione del progetto di informazione che riguarda le terre di confine:
la Valli del Natisone e la Slovenia di Caporetto.

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venerdì 30 novembre 2018

Le Vie del Gusto a Pramaggiore : i vini dell’azienda agricola Grispan in Borghi d’Europa


La rete internazionale Borghi d’Europa ha inserito il Veneto Orientale nel percorso
d’informazione dell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo e dell’Anno del Cibo Italiano.
Uno degli itinerari sviluppati dalla rete riguarda il mondo del Vino, con il Percorso
Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della vite e del vino.
In questo viaggio i giornalisti e i comunicatori hanno incontrato l’azienda agricola
Grispan a Belfiore (Pramaggiore), dopo aver degustato al ristorante pizzeria Filippi
un ottimo cabernet franc.
“ La nostra famiglia – ci racconta Massimiliano-, produce vini dai propri vigneti,
da tre generazioni. Vini bianchi, rossi, rosati, Prosecco... ne abbiamo per tutti i gusti!”.
Il segreto di questi vini stà nel lavoro tenace, competente nel vigneto.
Siamo invasi da vini senza personalità, frutto di alchimie di cantina e che non ricordano
per nulla il terroir d’origine.
Gino Veronelli, il grande giornalista enogastronomo, sorseggiando le odierne schifezze
certamente sarebbe andato oltre alla sua proverbiale affermazione : “… ha ampi margini di
miglioramento!”
Assaggiate pure i vini di casa Grispan ( cabernet, merlot,cabernet franc..) o i bianchi
(chardonnay,pinot grigio,il prosecco dalla buona struttura…), resterete colpiti dalla
loro piacevolezza e dal loro buon gusto.
Proprio per questi motivi, i giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d’Europa hanno
invitato la famiglia a partecipare alle iniziative di Borghi d’Europa, poiché rappresenta
un esempio autorevole nella ‘filiera corta’ agroalimentare del Veneto Orientale.

sabato 24 novembre 2018

Osteria da Ninetta in Borghi d’Europa



La rete internazionale Borghi d’Europa ha inserito il Veneto Orientale
nel percorso d’informazione dell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo e
dell’Anno del Cibo Italiano.
La costruzione e la comunicazione de Le Vie del Gusto è uno dei principali
itinerari che i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa stanno sviluppando.
Così ad Annone Veneto una tappa all’Osteria Ninetta ha svelato ai giornalisti
e ai comunicatori di Borghi d’Europa una realtà sorprendente.
Ambiente vintage, con numerosi inserimenti di oggetti che sono i ‘segni’ di
altri tempi,in un contesto allegro, solare, commentato da una colonna musicale
anni ‘70 e ‘80.
Ferdinando,il grande capo, viene da una solida esperienza come cuoco
ed ha voluto, per la sua avventura imprenditoriale, misurarsi con una scommessa
chiara : cucina che si ispira alla tradizione,alla stagionalità, con quel pizzico di creatività
e di personalizzazione che di certo non guastano.
E’ difficile,oggi, incontrare dei personaggi dotati di carisma e di determinazione.
Ancor più nel mondo della ristorazione, ove tra improvvisati e tromboni di regime,ù
annegano troppo spesso le speranze del buon cibo.Che è e resta un’arte.
Alla Ninetta ci siamo.
“Osteria Da Ninetta è un tuffo nel passato, pranzi e cene di carne e pesce immersi
nell’atmosfera degli anni 60/70 italiani. Puoi scegliere fra la cucina di tradizione
veneta e piatti contemporanei. Inoltre puoi goderti i nostri aperitivi alternativi con
tutti i prodotti della nostra terra. Ninetta a te speta! Spritz e prosecco con patatine
del sacchetto ?Anca NO! In cicchetteria aperitivo come nei bacari veneziani, sarde
fritte, polpette di carne come le faceva la nonna, di ricotta nostrana, baccalà mantecato,
nervetti, melanzane panate …. sono solo un esempio …Pesce fresco, nulla di congelato,
capesante, cappelunghe, canestrelli, sarde, folpi, pevarasse e molto altro … arriva tutto
dal nostro mare! "
Per tutti questi buoni motivi i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno
invitato l’Osteria a partecipare alle iniziative del progetto europeo.
Va bene così!
Partner d’informazione del
progetto europeo :
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venerdì 23 novembre 2018

Le Valli del Natisone all'Osteria della Stazione l'Originale,a Milano


La rete internazionale Borghi d'Europa presenta a Milano,Vetrina del Gusto le iniziative di
informazione che nel 2018 (Anno Europeo del Patrimonio Culturale) e nel 2019 (Anno Europeo
del Turismo Lento), toccano due terre di confine : le Valli del Natisone in Friuli Venezia Giulia
( Caporetto e dintorni in Slovenia) e la Valtellina ( Valposchiavo in Canton Grigioni,Svizzera).
L'incontro si tiene alla Osteria della Stazione l'Originale di Milano ; "dalla sua posizione privilegiata, l’Osteria fa l’occhiolino ai treni che corrono via veloci dai binari della Stazione Centrale e, come un sala d’attesa ferroviaria d’altri tempi, regala ai suoi ospiti un ambiente accogliente e caldo che invita a una lunga sosta, per lasciarsi andare al piacere del palato e delle chiacchiere."

Dalle Valli del Natisone l'Istituto di cultura slovena racconterà un territorio ricco di fascino e
occasioni enogastronomiche, in un autentico tempio della cultura e della cucina friulana.
L'incontro 'racconterà' anche il piano di comunicazione che riguarda le Valli del Natisone e
la Valtellina nel 2019.
L'iniziativa si svolge grazie al partenariato di informazione di una azienda friulana il Centro Dolce Friuli e del suo brand Tissi,Assaggio a Nordest.
"Tissi è un brand interno di Centro Dolce che esiste da diversi anni -osserva Saba Tisiot,CEO dell'Azienda-, nel 2018 abbiamo deciso di puntarci molto di più. Siamo convinti che sia la strada giusta. I consumatori sono sempre più attenti, prediligono prodotti bio, a km 0, senza glutine, anche se a volte questo tipo di scelte di qualità, richiede spendere qualche centesimo in più. Nel futuro, questo modo di fare impresa, verrà ulteriormente evidenziato e certificato, grazie alla creazione di uno stabilimento di produzione interno, a marchio Tissi, che riguarderà solo prodotti legati alle tradizioni del nostro territorio, a km 0."

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sabato 10 novembre 2018

RENATO BARILLI La “Ripetizione differente” e il postmoderno Introduce Franco Marrocco Conferenza giovedì 15 novembre, ore 18


In occasione della mostra “RENATO BARILLI. Visti da vicino”
apertura al pubblico  8 - 28 novembre 2018
sede Museo della Permanente, via Filippo Turati 34, Milano
orari da lunedì alla domenica, 9.30-20.00
ingresso libero
             
In occasione della mostra “Renato Barilli. Visti da vicino”, giovedì 15 novembre 2018, alle ore 18, Renato Barilli tiene la conferenza dal titolo La“Ripetizione differente” e il postmoderno. Introduce Franco Marrocco. Conferenza illustrata con proiezione di immagini

   Di recente mi sono trovato a presentare due “remake” ( o “re-enactments”, come si preferisce dire ora) di due mostre da me curate, del tutto rispondenti alla impostazione bipolare del mio insegnamento, quasi corrispondenti a quelle che Hegel avrebbe definito come “tesi”, subito seguita da una “antitesi”. Nel 1972 ero stato chiamato da Francesco Arcangeli a fiancheggiarlo nella cura della mostra “Opera o comportamento”, intesa come partecipazione italiana alla Biennale di Venezia di quell’anno, dove mi era stato possibile dare una breve dimostrazione di quanto allora poteva passare sotto l’etichetta generica di “comportamento”, attraverso le sale riservate a cinque artisti italiani, tra i migliori protagonisti dello “spirito del ‘68”, con relativa dichiarazione di “morte dell’arte”, a favore di installazioni, interventi ambientali, concettuali, comportamentali.  Ma pochi anni dopo si riaffacciava la controparte, ovvero un fare macchina indietro, fino a recuperare taluni aspetti del museo. Era il ricorso alla “citazione”, uno dei cardini del clima che veniva anche riportato al cosiddetto postmoderno. Lo Studio Marconi, qui a Milano, mi permise di esemplificare questa tendenza attraverso, anche in questo caso, alcuni personaggi, tra cui spiccava la presenza di Giulio Paolini, quasi nelle vesti di un rinnovato Canova, o di un De Chirico anche lui intento a ripassare le tappe di altre stagioni. E già facevano capolino alcuni dei nomi nuovi che avrebbero riempito di sé quegli stessi anni ’70 e oltre, rappresentati soprattutto da Luigi Ontani e Salvo. Giorgio Marconi, poi alla testa di una Fondazione, mi ha consentito di ripresentare pochi anni fa questo secondo corno del dilemma, mentre Fabio Cavallucci, fino all’anno scorso direttore del Centro Pecci di Prato, a sua volta mi ha consentito di ricordare l’evento precedente. Siccome la mostra ora in atto proprio in questi spazi attesta un mio ritorno alla pittura, è giusto che la rievocazione qui condotta sia rivolta a questa sorta di “contraccolpo”, o di movimento al rientro nel pendolo dell’arte.
Renato Barilli