lunedì 8 dicembre 2025

Eurovinum - Il Vino col Fondo di Mongarda a Borghi d'Europa - L'invito a partecipare a Veronelliana




I viaggi del gusto che i giornalisti di Borghi d'Europa realizzano, fanno parte del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione nella regione adriatico ionica).

Così, in una sosta a Kokos ( ristorante e caffetteria situato a Ponte della Priula, in via IV Novembre, 111C, un ambiente accogliente e tranquillo, ideale per una colazione o un pranzo rilassante ), è stato possibile degustare il vino col fondo della Società Agricola Mongarda.

"Mongarda è un’azienda a conduzione famigliare. Fondata da Bruno e Marinella nel 1978, ed oggi condotta dal figlio Martino. Ci troviamo a Col San Martino, paesino storico ai piedi delle ripide colline vitate.
Un paesaggio incredibile che obbliga però a lavorare per lo più manualmente i 12 di vigna. I metodi di coltivazioni sono artigianali. Non una gestione vigneti “uguale per tutti” perché ogni appezzamento ha esigenze ed espressioni diverse da valorizzare. I suoli sono ricchi di roccia conglomerata che conferisce una gran sapidità ai vini. In cantina non viene seguita una ricetta ben precisa per vinificare.



Il Glera col Fondo Mongarda viene definito dall'Azienda "...Il vino di ieri, di oggi e di domani. Racchiude la gioia e la semplicità che caratterizzano la nostra terra. Vivo, coraggioso e ribelle, per brevi momenti elegante, poi aspro e ruvido. "

"Glera e vecchie varietà autoctone vinificate in maniera naturale con fermentazione spontanea. Semplicemente un grande vino."


Di questi tempi i giornalisti hanno scoperto anche una nuova specialità di vini col fondo : quelli passati in autoclave. Le fantasie e gli inganni sono all'ordine del giorno.

"Per questo, quando incontriamo dei buoni vini, siamo convinti di doverne parlare. Mongarda,non a caso, fa parte di FIVI, la federazione italiana dei vignaioli indipendenti. ".

All'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, vi è un Percorso Internazionale denominato
Eurovinum, Il Paesaggio della vite e del vino.

" Chiederemo a Mongarda di partecipare agli incontri multimediali di Veronelliana, l'itinerario che ricorderà nel
2026 il Cammino delle Identità di Luigi Veronelli. "

"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.
Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "


VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.



sabato 6 dicembre 2025

UN BRINDISI DI FINE ANNO CON LE BOLLICINE DEI F.LLI COLLAVO AD EUSTACHIORA

 



L’Appuntamento di dicembre della degustazione itinerante porta a Milano le etichette tipiche della cantina di Valdobbiadene

E’ arrivato dicembre, manca poco alle feste e la metropoli meneghina si e arricchita di luci,colori degni di un’ottima atmosfera natalizia , dove fare un brindisi di auguri conviviale è d’obbligo, meglio se con delle bollicine espressive.

Così torna Eustachiora, la degustazione itinerante volta a promuovere la cultura del vino in modo aggregativo e dinamico, dal 9 al 16 Dicembre c.m. : protagoniste le etichette frizzanti e gioiose della Cantina dei F.lli Collavo da Valdobbiadene,nel cuore delle Colline Trevigiane patrimonio Unesco e del Prosecco Docg.

Si tratta di un’azienda a conduzione familiare che dopo la coltivazione di cereali, foraggi e allevamento, iniziò ad occuparsi di viticoltura negli anni ’80, sino ad arrivare ad oggi dove si arriva a praticare una coltivazione della vite e dell’uva Glera in un modo che va oltre il biologico, in mnaiera assolutamente sostenibile per esaltare al meglio il terroir nei calici di Prosecco.

Nell’Appuntamento di Eustachiora di Dicembre, appassionati enonauti potranno degustare tre etichette tipiche dei F.lli Collavo nei locali Sapori Solari e Polpetta Doc, acquistando il ticket da 15 euro.

I vini proposti:

-        Collfòndo Agricolo - vino frizzante a rifermentazione in bottiglia - IGT Colli Trevigiani

-        Extra Brut Prosecco DOC Treviso

-        Brut 6.0 Valdobbiadene Prosecco DOCG - RiVe di Refrontolo

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martedì 18 novembre 2025

VINO E TERROIR: TASTE OF ALTO PIEMONTE 2025 IN SCENA A STRESA

 




Il 9 e 10 Novembre si è tenuta la grande rassegna enologica nella prestigiosa cornice del Grand Hotel des Iles Borromèes a Stresa

Milano, 18 Novembre 2025- Presso la prestigiosa cornice del Grand Hotel des Iles Borromèes a Stresa fronte Lago, è andata in scena Taste of Alto Piemonte 2025, la più grande rassegna enologica dedicata ai vini dell’Alto Piemonte, che riunisce due denominazioni Docg (Ghemme e Gattinaea) e otto Doc (Boca, Bramaterra, Lessona, Fara, Coste della Sesia, Colline Novaresi, Sizzano e Valli Ossolane).

La manifestazione, promossa dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte (che opera dal 1999 nella valorizzazione delle etichette appartenenti alle denominazioni nelle province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola) e rivolta a wine lovers e operatori del settore ha visto risplendere nei calici la vera identità dei vini da uve Nebbiolo in primis, ma  anche Vespolina ed Erbaluce: tra le peculiarità più evidenti l’acidità e la mineralità, che sono proprie dei terroir delle zone dell’Alto Piemonte vinicolo.

Un’interessante curiosità della rassegna è che è stato dato spazio come ospiti ai vini del Sannio, anch’essi molto caratteristici per acidità e mineralità.

Borghi d’Europa ha partecipato prima al banco degustazione e poi successivamente alla Masterclass con focus Alto Piemonte e condotta dal Presidente di Ais Piemonte Mauro Carosso e dal sommelier e relatore Ais Luca Giordana, trovando ottimi vini espressivi.

Al banco d’assaggio davvero apprezzati:

-        Il Boca Doc 2021 di Davide Carlone di Grignasco (No),

-        Il Boca Doc 2016 Vigna Cristiana di Podere ai Valloni di Boca (No),

-        Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2019 Anfora de Il Roccolo di Mezzomerico (No),

-        Colline Novaresi Doc Bianco 2024 Costa di Sera dei Tabacchei di Rinaldi Riccardo di Suno (No),

-        Colline Novaresi Doc Bianco 2023 di Cantina La Smeralda di Briona (No)

-        Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2023 Trama de I Dof Mati Viticultrici di Fara Novarese,

-        Il Fara Doc 2021 di Castaldi Francesca di Briona (No)

-        Il Fara Doc 2020 Lochera de La Cantinoteca dei Prolo (No),

-        Il Gattinara Docg Riserva 2019 San Francesco di Antoniolo (Vc),

-        Il Gattinara Docg Riserva 2018 di Stefano Vegis,

-        Il Ghemme Docg 2017 Vigna Carelle di Mirù (No),

-        Il Ghemme Docg 2016 Chioso dei Pomi di Rovellotti Viticoltori (No),

-        Il Lessona Doc 2019 de La Badina (Bi),

-        Il Lessona Doc 2016 “Omaggio a Quintino Sella” di Tenute Sella 1971,

-        Il Sizzano Doc 2021 di Paride Chiovini (No),

Invece, alla masterclass mirata assaggiati:

-        Colline Novaresi Doc Rosso 2023 Cascina del Buonumore di Silvia Barbaglia,

-        Valli Ossolane Doc Nebbiolo Superiore 2023 Prunent de La Cantina di Tappia,

-        Gattinara Docg 2022 di Franchino di Raviciotti Alberto,

-        Boca Doc 2021 Il Rosso delle Donne di Castello Conti,

-        Bramaterra Doc 2021 di Lorenzo Ceruti,

-        Lessona Doc 2021 di Noah,

-        Sizzano Doc 2020 di Cantina Comero,

-        Gattinara Docg Riserva 2019 di Travaglini Gattinara,

-        Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2017 San Quirico di Cà Nova,

-        Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2017 Opera 32 de La Capuccina di Cureggio (No)

-        Ghemme Docg 2017 Vigna Locche di Pietraforata Cantine in Ghemme

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venerdì 14 novembre 2025

INCONTRI DI DEGUSTAZIONE: L’EVENTO “VIAGGIO IN PIEMONTE NON SOLO NEBBIOLO”

 



 

A Milano nuovo momento enologico curato da Gowine

Milano, 14 Novembre 2025- Negli spazi dell’Nh Touring Hotel a Milano, vicino alla centralissima zona di Repubblica, si è svolto martedì 4 novembre c.m. un nuovo appuntamento di degustazione e promozione curato da Gowine, come sempre rivolto ad operatori del settore ed enonauti.

Il focus tematico dell’evento degustazione promosso da Gowine è stato “Viaggio in Piemonte, non solo Nebbiolo”e volto a promuovere la cultura del vino di zone vocate fuori dalle note e pregiate Langhe e Roero, che l’associazione Gowine gia esalta in un altro momento dedicato.

Borghi d’Europa, che da sempre comunica le eccellenze territoriali della regione Piemonte all’interno del proprio percorso d’informazione “Eurovinum, i Paesaggi della Vite e del Vino”, ha presenziato al banco di degustazione, che ha visto presenti 6 cantine, più una selezione di vini di altre 9 cantine nella parte Enoteca.

Il viaggio degustativo è iniziato con gli ottimi Gavi Docg di Binè di Novi Ligure, per proseguire con le Barbere tipiche di Nizza Monferrato della Cantina Sant’Evasio e quelle del Basso Monferrato di Cascina Corsico a Valenza (Al).

E ancora, molto interessanti il Monferrato Rosso, il Monferrato Nebbiolo e il Rubino di Cantavenna dell’Azienda Vitivinicola Cà Ordano di Camino (Al) e dai Colli Tortonesi, le etichette della realtà di Tenuta della Cascinassa di Pozzol Groppo (Al).

Infine, molto apprezzate le differenti interpretazioni di Erbaluce (bianco fermo, bollicina Metodo Classico e passito dolce anche) di Tenuta Roletto di Cuceglio , nel Torinese.

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martedì 28 ottobre 2025

I RACCONTI DI EUROVINUM: LA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA SLOW WINE 2026

 




Sabato 18 ottobre c.m.,si è svolta la presentazione della Guida Slow Wine 2026 (giunta alla sedicesima edizione), presso gli ottimi e ampi spazi del Superstudio Più in zona Famagosta a Milano.

Dopo la consueta conferenza stampa, con talking estremamente interessanti circa il mondo del vino del Belpaese e le consegne dei 7 Premi Speciali, dalle 14 alle 20 i protagonisti assoluti della giornata sono stati i produttori presenti, circa 480 da ogni regione italiana, pronti a raccontare nei calici la loro esperienza vinicola.

Borghi d’Europa ha partecipato alla giornata dedicata alla sedicesima edizione della Guida Slow Wine, facendo alcuni assaggi mirati davvero interessanti:

-        Blanc De Noirs 2021 di Tenuta Mazzolino dell’Oltrepò Pavese,

-        M. Cl. Riesling Pas Dosé 2021 di Frecciarossa in Oltrepò,

-        M. Cl. Dosaggio Zero Il Pigro 2022 di Romagnoli,

-        Lambrusco di Sorbara Rosato Frizzante Leclisse 2024 di Paltrinieri,

-        Alta Langa Rosato Ris. Extra Brut Caterina Rivella 2018 di Marcalberto,

-        Alta Langa Ris. Pas Dosé Special Cuvée Ris. 2016 di Contratto,

-        Franciacorta Ris. Orfano 2014 di Corte Fusia,

-        Trento Ris. Extra Brut Moser Tracce 2012 di Moser,

-        Riviera Ligure di Ponente Pigato Crû Rosetum 2023 di Daniele Ronco,

-        Falerio Pecorino Al Montenero 2021 di Qunti,

-        Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Vigna Il Cantico Della Figura 2021 di Andrea Felici,

-        Verdicchio di Matelica Vigneto Fogliano 2021 di Bisci,

-        Falanghina del Sannio V.T. Taburno Libero T Particella 031 2021 di Fontanavecchia,

-        Fiano di Avellino Ciro 906 2022 di Ciro Picariello,

-        Rebula Ivi 2024 di Svetlik (Slovenia),

-        Pinot nero dell’O.P. Giorgio Odero 2021 di Frecciarossa,

-        Pinot nero dell’O.P. Noir 2022 di Mazzolino,

-        Buttafuoco Doc Riva Bianca 2022 di Picchioni,

-        Asolo Montello Venegazzù Sup. Capo di Stato 2021 di Loredan Gasparini,

-        Valpolicella Sup. 2019 e Valpolicella Sup. 2020 di Torre di Terzolan

-        Valtellina Sup. Sassella Ris. Rocce Rosse 2018 di Arpepe,

-        Docg Colli Orientali Friuli Picolit 2019 di La Sclusa,

-        Aleatico Passito Salento Igt Sir James 2014 di Masseria Li Veli

Va ricordato che tra le varie cantine premiate e presenti  a questo grande momento di degustazione, 133 sono le novità recensite e non presenti nella guida dell’anno passato di Slow Wine.

Evviva!

giovedì 16 ottobre 2025

L’OTTAVA EDIZIONE DELLA MILANO WINE WEEK: INTERAZIONI E INNOVAZIONI

 




E’ partito il conto alla rovescia per il decennale della Milano Wine Week: è infatti appena terminata l’ottava edizione delle kermesse meneghina non fieristica dedicata alla comunicazione del vino in maniera innovativa.

Tante novità in questa ottava edizione, che hanno generato nuove interazioni tra sommelier, buyers, comunicatori, produttori e wine lovers con la metropoli meneghina protagonista.

Nuove location quest’anno: dallo storico Palazzo Bovara al nuovo headquarter dell’Hotel Marriott in Via Washington all’Enoteca ai Dazi di Milano, luoghi dove si sono svolti diversi appuntamenti, tra talking, premiazioni, masterclass internazionali e la Wine List.

Proprio la Wine List, guida edita da MWW Media-Vendemmie (ideata da Federico Gordini presidente di Milano Wine Week e da Paolo Porfidio, head sommelier di Terrazza Gallia Ristorante ed enologo), che si prefigge di promuovere la cultura del vino attraverso la figura chiave del sommelier della ristorazione, è giunta alla terza edizione e raccoglie i 100 migliori professionisti di luoghi del gusto da tutto il Belpaese.

Domenica 5 Ottobre c.m. infatti, ognuno dei 100 sommelier ha portato le proprie 10 migliori etichette in un fantastico Walk Around Tasting, banco di degustazione che si è ripetuto anche lunedì 6 Ottobre, coi 100 vini più citati della Guida Wine List e i produttori in presenza.

Borghi d’Europa ha partecipato il 6 Ottobre alla degustazione dei Top 100 trovando davvero interessanti le etichette di Tibaldi di Pocapaglia (Cn), di Montonale di Desenzano Del Garda (Bs), di Vigneti Repetto di Sarezzano (Al), di Cadgal che riunisce le piemontesi Tenuta Valdivilla e Tenuta La Cova, poi le ottime bollicine di Barone Pizzini di Provaglio d’Iseo (Bs) e di Villa Franciacorta di Monticelli Brusati (Bs).

Per quanto riguarda il vino estero, interessante il walk around tasting dedicato alle etichette Sudafricane e dalla Georgia, che hanno confermato pienamente nei calici le loro peculiarità territoriali.

Un altro momento mirato è stato il walk around tasting con le 20 aziende vinicole curate dall’esperto enologo Luca d’Attoma martedì 7 ottobre, sempre al Marriott Hotel: qui Borghi d’Europa ha molto apprezzato tre etichette biologiche di Fonzone, cantina irpina  votata alla produzione di qualità e alla valorizzazione del terroir locale, all’interno della Docg Taurasi e fondata nel 2005 da Lorenzo Fonzone Caccese.

La produttrice Silvia Campagnuolo Fonzone ha raccontato di quanto sia importante per loro esaltare i monovarietali locali, presentando prima Il Le Mattine Irpinia Falaghina Doc, poi l’Oikos Greco Di Tufo Riserva Docg Riserva e il Mattodà Irpinia Doc Campi Taurasini, Aglianico in purezza, tutti decisamente rappresentativi del territorio irpino attorno a Paternopoli.

In attesa del decennale della Milano Wine Week, in alto i calici!

 


lunedì 29 settembre 2025

OLTREPO’ TERRA DI PINOT NERO: QUINTA EDIZIONE MOLTO RINNOVATA




Focus sulle Bollicine Metodo Classico e la menzione Classese in questa nuova edizione che celebra le due anime del nobile vitigno

Milano, 26 Settembre 2025- L’Oltrepò Pavese, vasta area geografica lombarda dalla caratteristica forma a grappolo d’uva,situata a sud del corso del fiume Po, è molto nota per la sua vocazione vitivinicola e per essere la terza superficie più grande al mondo per produzione di Pinot Nero.

Il Nobile vitigno di borgognona memoria ha trovato un’ideale dimora nelle colline oltrepadane, evidenziando le sue due anime: quella spumantistica Metodo Classico e la vinificazione in rosso fermo.

Va sottolineato che questo vitigno da cinque anni viene celebrato e valorizzato grazie al lavoro del Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese con l’evento “Oltrepò Terra di Pinot Nero”.

Borghi d’Europa ha partecipato anche alla quinta edizione di questo momento dedicato al Pinot Nero, edizione che si è rivelata molto rinnovata.

In primis è cambiata la location: dalla magnifica Tenuta Pegazzera di Casteggio al caratteristico borgo di Golferenzo, che ha riunito prima i wine lovers e poi gli operatori specializzati del settore il 21 e 22 Settembre c.m. .

Inoltre quest’anno sono stati festeggiati i 160 anni del Metodo Classico Blanc de Noir e Rosè nell’intero territorio (le prime bollicine Metodo Classico sono datate 1865 a Rocca de Giorgi grazie ai Conti Carlo Gancia e Augusto Giorgi di Vistarino).

Last  but not the least, l’introduzione del nome Classese nel nuovo disciplinare Docg per le bollicine: la scelta di recuperare un nome storico per rafforzare l’immagine e l’identità dei Metodo Classico da uva Pinot Nero e il forte legame di ogni produttore col territorio oltrepadano è sicuramente da promuovere.

Per la parte bollicine (che diverranno Classese Docg), sempre di grande finezza e sapidità, Borghi d’Europa ha provato:

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Nature Luogo d’Agosto di Alessio Brandolini,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Pas Dosè Poggio del Duca di Calatroni,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Dosage Zero Vergomberra di Bruno Verdi,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Nature de la Piotta,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Brut Classese di Francesco Quaquarini,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Extra Brut di Tenuta Frecciarossa,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Pas Dosè Casto di Bosco Longhino,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Brut Cà del Gè di Cà del Gè,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Caristoro Extra Brut di Fiamberti,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Brut isabèl de Le Fiole,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Rosè Cruasè La Bolla, assieme all’inedito Pas Dosè di Cantine Cavallotti,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Rosè Extra Brut Roccapietra Cruasè di Roccapietra di Scuropasso,

-        Il Pinot Nero Metodo Classico Extra Brut 1865 di Conte Vistarino

Tra i rossi fermi di sicura eleganza ed armonia invece:

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Pernice di Conte Vistarino,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Doc Sg ’67 e il Pinot Nero Doc Tiamat di Cordero San Giorgio,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Terrazze Alte e il Pinot Nero Doc Noir di Tenuta Mazzolino,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Poggio della Buttinera di Travaglino,

-        Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc Riserva Campo dei Graci di Bosco Longhino

Ogni vino assaggiato ad “Oltrepò Terra di Pinot Nero”ha rivelato le peculiarità territoriali delle colline oltrepadane, sia per la parte bolllcine che per i fermi: va fatto un plauso al Consorzio di Tutela Vini Oltrepò (guidato dal Direttore Riccardo Binda e dalla Presidente Francesca Seralvo) che si sta prodigando nella valorizzazione del Pinot Nero incentrata nella ricerca dell’alta qualità.

In alto i calici!