Attenzione alle materie prime, tradizione e tocco di innovazione sono i tre punti cardine della filosofia culinaria dello Chef Pluristellato Giancarlo Perbellini, che a Milano in zona Brera ha aperto la Locanda Perbellini Bistrot: luogo ideale dove poter comprendere anche degli ottimi vini, grazie a degli abbinamenti con piatti creati ad hoc.
Borghi d’Europa ha avuto il piacere di partecipare a un incontro a tavola per la stampa alla Locanda Perbellini Bistrot Milano, organizzato per far conoscere le tre etichette di Torre di Terzolan, piccola realtà vinicola della Valpolicella.
Torre di Terzolan è situata nell’alta Val Squaranto a Trezzolano, ed è stata fondata nel 2015 dall’attuale nume tutelare Roberta Previdi, che venendo dal mondo dell’architettura, decise di coltivare vitigni autoctoni come Corvina, Corvinone e Rondinella (e una minima parte di Croatina) in soli due Ettari e mezzo di vigneto, assieme alla produzione di Olio Evo, potendo contare anche sei 6 Ettari di oliveto, il tutto in pieno rispetto con la lussureggiante natura locale e suoli con un misto di calcare bianco, perfetti per dare dei rossi di grande finezza e longevità. L’origine della Villa Terzolan risale al 1300, quando era dominio degli Scaligeri.
La produzione annua di bottiglie di Torre di Terzolan è di circa 13000: poche e d’alta qualità in tre sole etichette, tutti vini rossi.
Col primo vino, il Valpolicella Doc 2023 (65% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella), rosso fresco e dal corredo fruttato molto gradevole, è stato abbinato l’aperitivo di benvenuto e il tipico Vitello T’onnato dello Chef Perbellini, con una nota d’innovazione.
Poi, col Valpolicella Doc Superiore (sempre 65% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella) è stato abbinato il Risotto allo zafferano, crema di topinambur arrosto e crumble alla liquirizia, abbinamento per concordanza, visto che il vino possiede una bella nota balsamica riconducibile alla liquirizia.
Infine con l’Amarone della Valpolicella Docg 2017, perfetto l’abbinamento con la Pancia di Maialino croccante con cicoria e salsa barbeque, così come altrettanto azzeccato quello tra una selezione di Formaggi con l’Amarone della Valpolicella Docg 2016.
La filosofia di Roberta Previdi è emersa nei calici dei suoi 3 rossi: vini di qualità, eleganza e naturalmente struttura, fermo restando l’esaltazione del terroir locale.
Evviva!
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