martedì 17 dicembre 2024

La Via delle Buone Cose – L'incontro dei vini Valmelina di Emanuele Spader con la Pasticceria 900 di Susegana


Il giornalista Luigi Veronelli aveva dedicato alle Buone Cose, una delle sue guide più importanti.

Gli 'indirizzi di gola' hanno così rappresentato per i comunicatori e i giornalisti di Borghi d'Europa

una indicazione e una strada da perseguire.

Secondo lo stile veronelliano, le scelte degli indirizzi avviene con visite in incognito e plurime, al fine 

di garantire l'autenticità delle scelte stesse.


Così, per la Via delle Buone Cose, una delle tappe del gusto è stata la Pasticceria Novecento a Susegana. Andrea Casagrande ha saputo restituire al centro di Susegana un luogo dei desideri.


Così è avvenuto l'incontro con i vini della azienda agricola Valmelina di Emanuele Spader.

Per quanto riguarda l'abbinamento con i dolci di Pasticceria 900, è stato scelta il Prosecco DOCG

Extra Dry.



"Il termine Extra Dry può trarre in inganno, perchè in inglese significa secco e asciutto, ma in realtà questo tipo di Prosecco è amabile. Leggermente più morbido rispetto al Brut, ha un residuo zuccherino che varia tra i 12 e i 17 grammi per litro."


Dal perlage fine e persistente, inebriato di profumi floreali di ginestra e genziana con un nota vegetale di salvia e mentuccia, ravvivato da aromi fruttati di pompelmo, ananas e mela golden. Al palato morbido, sapido e persistente, piacevolmente brioso e leggero.


Per tutta la pasticceria secca, non particolarmente zuccherina, il consiglio è quello di optare per un Prosecco Extra Dry. Con torte e dessert alla frutta è invece ottimo un Prosecco Dry che si accompagna molto bene anche a dolci al cucchiaio e creme di ogni tipo.



"La tipologia Extra Dry – commenta il giornalista Renzo Lupatin-, in virtù delle caratteristiche uniche si esalta con abbinamenti gastronomici variegati. Infatti, la bollicina fresca è ottima durante l'aperitivo, con le carni bianche, i formaggi freschi e i crostacei, nonché con cibi delicati e pasticceria secca."

lunedì 16 dicembre 2024

L’ITALIA DEL GUSTO ALLA TAPPA MILANESE DEI 3 BICCHIERI DEL GAMBERO ROSSO

 

 



Il racconto di un’ottima degustazione con etichette premiate dal Gambero Rosso

Milano, 16 Dicembre 2024- Giovedì 5 dicembre c.m.  presso l’ottima location dell’Hotel Melià a Milano, si è tenuto il Banco di degustazione promosso dal Gambero Rosso e dedicato a tutte le realtà vinicole del Belpaese premiate coi 3 Bicchieri nella Guida Vini d’Italia 2025.

Una guida dove emerge forte una più accurata attenzione alla sostenibilità da parte dei vignaioli, con un particolare risalto verso i vitigni tipici tradizionali italiani e i loro terroir d’appartenenza: un racconto autentico del territorio, fatto di freschezza, armonia ed equilibrio.

L’Italia del  Gusto, come sempre attenta quando si parla di valorizzazione di territori d’eccellenza ha partecipato alla degustazione all’Hotel Melià, trovando delle ottime etichette.

Tra le bollicine:

-        Il Franciacorta Dosage Zero Vintage Collection 2019 di Cà del Bosco,

-        Il Franciacorta Extra Brut Boschèdor ’19 di Bosio,

-        Il Costaripa Mattia Vezzola Grande Annata Metodo Classico Rosè 2018,

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Cruasè Roccapietra ’18 di Roccapietra Scuropasso,

-        L’Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut Cuvèe 59 di Travaglino,

-        L’Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Pas Dosè Vergomberra 2020 di Bruno Verdi,

Tra i i bianchi fermi:

-        Il Lugana Perla 2023 di Perla del Garda,

-        Il Bianchello del Metauro Superiore Chiaraluce 2022 di Crespaia,

-        Il Verdicchio di Matelica Vertis 2022 di Borgo Paglianetto,

-        Il Castelli di Jesi Verdicchio Classico San Paolo Riserva 2021 di Pievalta,

Poi dalla Valtenesi, apprezzato il Rosato Rgc Valtenesi Chiaretto Rosagreen 2023 di Pasini San Giovanni, mentre tra i rossi:

-        Il Sicilia Perricone Ribeca 2019 di Firriato,

-        L’Oltrepò Pavese Buttafuoco Storico Vigna Solenga 2020 di Fiamberti,

-        Il Valtellina Superiore Inferno Fiammante 2021 di Tenuta Scerscè,

-        Il Valtellina Superiore Inferno Riserva 2019 di Aldo Rainoldi,

-        Il Valtellina Sforzato Corte di Cama 2021 di Mamete Prevostini,

-        Il Barbaresco Giacone Lorens 2021 di Lodali

 In alto i calici!

 

martedì 3 dicembre 2024

VINI E TERROIR: TORRE DE TERZOLAN DALLA VALPOLICELLA SI RACCONTA A MILANO

 




Attenzione alle materie prime, tradizione e tocco di innovazione sono i tre punti cardine della filosofia culinaria dello Chef Pluristellato Giancarlo Perbellini, che a Milano in zona Brera ha aperto la Locanda Perbellini Bistrot: luogo ideale dove poter comprendere anche degli ottimi vini, grazie a degli abbinamenti con piatti creati ad hoc.

Borghi d’Europa ha avuto il piacere di partecipare a un incontro a tavola per la stampa alla Locanda Perbellini Bistrot Milano, organizzato per far conoscere le tre etichette di Torre di Terzolan, piccola realtà vinicola della Valpolicella.

Torre di Terzolan è situata nell’alta Val Squaranto a Trezzolano, ed è stata fondata nel 2015 dall’attuale nume tutelare Roberta Previdi, che venendo dal mondo dell’architettura, decise di coltivare vitigni autoctoni come Corvina, Corvinone e Rondinella (e una minima parte di Croatina) in soli due Ettari e mezzo di vigneto, assieme alla produzione di Olio Evo, potendo contare anche sei 6 Ettari di oliveto, il tutto in pieno rispetto con la lussureggiante natura locale e suoli con un misto di calcare bianco, perfetti per dare dei rossi di grande finezza e longevità. L’origine della Villa Terzolan risale al 1300, quando era dominio degli Scaligeri.

La produzione annua di bottiglie di Torre di Terzolan è di circa 13000: poche e d’alta qualità in tre sole etichette, tutti vini rossi.

Col primo vino, il Valpolicella Doc 2023 (65% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella), rosso fresco e dal corredo fruttato molto gradevole, è stato abbinato l’aperitivo di benvenuto e il tipico Vitello T’onnato dello Chef Perbellini, con una nota d’innovazione.

Poi, col Valpolicella Doc Superiore (sempre 65% Corvina, 25% Corvinone, 10% Rondinella) è stato abbinato il Risotto allo zafferano, crema di topinambur arrosto e crumble alla liquirizia, abbinamento per concordanza, visto che il vino possiede una bella nota balsamica riconducibile alla liquirizia.

 

Infine con l’Amarone della Valpolicella Docg 2017, perfetto l’abbinamento con la Pancia di Maialino croccante con cicoria e salsa barbeque, così come altrettanto azzeccato quello tra una selezione di Formaggi con l’Amarone della Valpolicella Docg 2016.

 

La filosofia di Roberta Previdi è emersa nei calici dei suoi 3 rossi: vini di qualità, eleganza e naturalmente struttura, fermo restando l’esaltazione del terroir locale.

 

Evviva!