venerdì 28 febbraio 2020

VINNATUR TASTING 2020: I 17 ANNI DELLA FIERA DEI VINI NATURALI






Dal 18 al 20 aprile 2020 torna il grande banco d'assaggio di vini naturali. Appuntamento con pubblico e operatori allo show-room Margraf di Gambellara (Vicenza)

Gli amanti del vino naturale ormai lo sanno: un fine settimana di aprile è riservato a VinNatur Tasting, uno tra i maggiori eventi al mondo dedicati al vino naturale. Per il secondo anno consecutivo la grande fiera organizzata dall’Associazione VinNatur avrà luogo negli spazi dello Show-room Margraf di Gambellara, in provincia di Vicenza. Da sabato 18 a lunedì 20 aprile 2020, dalle 10.00 alle 18.00, oltre 170 produttori porteranno in assaggio i loro vini, che professionisti del settore e appassionati potranno conoscere e approfondire all’interno di un particolare percorso di degustazione. VinNatur Tasting riunisce viticoltori provenienti da diversi paesi europei, uniti nel comune obiettivo di condividere le tecniche e le esperienze utilizzate, sia in vigna che in cantina, per produrre vino in maniera naturale e divulgare così la cultura del terroir. I visitatori avranno la possibilità di dialogare e confrontarsi con i vignaioli presenti ai diversi banchetti e di acquistare i loro vini.
Anche per quest’edizione l’Associazione ha indetto
Immagina il tuo VinNatur Tasting, il concorso creativo indirizzato ad artisti, illustratori e appassionati d’arte con l’obiettivo di trovare l’immagine simbolo della fiera. Ad aggiudicarsi il primo posto è stata Francesca Ballarini, in arte Nina, illustratrice e visual artist la cui opera dal titolo Uva prodigio rende unica la locandina di VinNatur Tasting 2020. La figura di una donna dalla lunga e variopinta chioma si evolve in un tralcio di vite: l’illustrazione è stata premiata per l’originalità, la qualità tecnica e la capacità di comunicare in modo diretto ed emotivamente coinvolgente l’anima della manifestazione.          
Il biglietto d’ingresso giornaliero ha un costo di
25 euro a persona, comprensivo di calice da degustazione, mappa dei produttori e catalogo dell’evento.       
L’intero ricavato dell’evento sarà utilizzato per sostenere i
progetti di ricerca dell’Associazione VinNatur e quelli dell'associazione Progetto Alepé di Suor Tiziana Maule, impegnata nell’assistenza medica e sociale degli abitanti della città di Alépé, in Costa d’Avorio.

domenica 2 febbraio 2020

La Trattoria Barcaneta di Marano Lagunare



Noi, giornalisti e dirigenti dell’“Associazione Borghi d’Europa”, in trasferta in Friuli, abbiamo colto l’occasione per passare da Marano Lagunare (UD) - Maran, comunità di parlata veneta, 1800 anime - il piccolo borgo dalla storia millenaria dell’alto Adriatico, ubicato tra Lignano Sabbiadoro e Grado, con tanto di torre medievale romanica e pozzo in piazza. Tutto intorno, la laguna di grande bellezza e valore naturalistico che non è frutto del corso naturale degli eventi, ma del lavoro gravoso dei Maranesi che solidificarono le “mote”, scavarono le “cavane”, costruirono i “casoni” (tipici manufatti di canne e legno ad uso dei pescatori) e mantennero praticabili le vie d’acqua per trarre sostentamento dall’attività di pesca costiera, oggi meno in laguna e più in mare aperto, dove quantità e varietà di prodotto, sono maggiori. Insieme a Grado e Trieste, Marano è uno dei più importanti mercati ittici dell’Adriatico e la flotta di pescherecci, al ritorno dalle battute, rifornisce i tanti (più di una decina solo lì!) tra ristoranti e osterie della zona, di spigole (o branzini) orate, passere e anguille, oltre a cefali e, stagionalmente, piccoli ghiozzi (detti “goo”) latterini, “nono”, vongole veraci e fasolari (molluschi bivalve dalla forma quasi ovale e superficie liscia, lucida rossastra, con sottili strie concentriche) e ancora seppie, “schili”, “almolà”, “paselere”, “nase” e qualche volta anche i rari “calamari marroni”… Questi,  li prepara - con Marco - Claudio Moretti, patron de La Barcaneda (in piazza Marii a Marano) secondo l’antica tradizione veneta. Il suo locale (ci si arriva solo a piedi, ma si parcheggia lì vicino) è un vero rifugio per chi ama la buona tavola, sana e di stagione: ci sono due salette (35 coperti) in un ambiente accogliente, confortevole (e anche romantico, se ci si appropinqua davanti al grande camino all’entrata…). E noi, ci siamo piazzati proprio lì con l’intento di degustare quanto chef Moretti propone, cominciando con un antipasto, vera prelibatezza: il “salame di anguilla” (“brevetto” Barcaneta!) gustato con un’ottima Malvasia in purezza della Cantina Bortolusso, sita in loco (giallo paglierino, frutta esotica, agrumi, note speziate, fresca e vivace) e in alternativa una bionda Arsura Lager del birrificio artigianale, proprio maranese “620 passi” (birra chiara leggera, con sentori di cereali e note erbacee da luppoli tedeschi e cechi) poi una deliziosa tagliata di “ombrina” con cipolla di Tropea croccante e mousse di ricciola; volendo proseguire, la scelta è sempre ricca: capesante su spinacini e salsa all'arancia, canestrelli scottati, calamaretti spillo e radicchio, insalatina “granciporro” (granchio) code di gamberi cotte al vapore su crema di zucca e topinambur e, ancora, granceole, sarde in saor, “canoce” (cicale di mare) gratinate alla maranese col pan grattato – con queste, ottimo il Friulano, Cantina Bortolusso (colore giallo paglierino brillante, profumo delicato e gradevole, con sapore di mandorla amara, asciutto). Adattissima anche la Fipa lpa - sempre del birrificio 620 passi - (luppolatura interamente americana di amarillo, mosaic e simcoe, con parte acre dell'agrume soprattutto in chiusura) – poi cozze, fasolari e altro (a seconda del pescato di giornata)…. Conquistati dall'odore abbiamo voluto assaggiare una zuppetta di pesce con crostini davvero “magistrale” che ha tentato tutti per il bis… con la quale abbiamo bevuto un Sauvignon della Bortolusso (bianco vivace, giallo paglierino brillante, generoso nei profumi di salvia, foglia di pomodoro e sambuco) e la Cortona Belgian Ale, birra 620 passi (color rubino, dolce e mediamente corposa, con note  di toffee e frutta matura). Secondi: filetto di branzino con cicoria, al calamaro (marrone) con radicchio trevigiano e polentina morbida… Stavolta il vino scelto è stato un ottimo Chardonnay (sempre Bortolusso, per non cambiare: giallo paglierino chiaro, sfumature verdognole, struttura armoniosa, delicati profumi di mela e pane) e, sempre del birrificio 620 passi, una “ambrata” di gran qualità: la Indian Pale Ale (luppoli americani, sentori di frutta tropicale e pompelmo). Poi, anguilla allo “speo” (del fiume Stella, davvero a Km. zero!) semplicemente messa sullo spiedo a “fisarmonica”, lasciata sgrassare un paio d’ore e impiattata con puntarelle tirate in padella e polentina… (ci ha lasciato senza parole!) come il Refosco dal Peduncolo rosso in accompagnamento (ancora fedeli alla Bortolusso… tipico rosso rubino carico con riflessi violacei, leggermente erbaceo con sentori di prugna secca, mora selvatica e sottobosco; sapido, leggermente tannico, di corpo, piacevolmente amarognolo) abbinamento “obbligatorio” e veramente azzeccato per quella buonissima anguilla! E si è dimostrata all’altezza anche la Imperial Stout Daracò (in maranese “fallo di nuovo”, ovvio, del birrificio 620 passi… di tenore alcolico basso, 6 gradi, aromi intensi di tostato e di torbato, finale secco amaro, persistente, ma non invasivo). Una breve pausa per scambiarci i pareri (e prendere fiato…) poi, per concludere in dolcezza, crostata con crema e fragole oppure tiramisù scomposto con biscotto fatto proprio dallo chef e caffè bollente versato sopra al momento, tutto annaffiato da un Verduzzo (ovviamente Bortolusso…) colore giallo-oro, leggermente tannico, di corpo, dolce, con profumo di acacia e sapore di miele, equilibrato e piacevole (ottimo per i dessert!) e con il sorbetto al cucchiaio, mandarino, cedro e menta…  Alla Barcaneta non mancano piccoli, ma importanti dettagli come il pane fatto in casa, caldo con cereali o con prosciutto, l'acqua liscia o frizzante di qualità certificata - scelta eco sostenibile - la carta dei vini, con un centinaio di etichette scelte e il servizio sempre attento, mai invadente. A degustazione – chiamiamola così anche se è sembrato un pranzo luculliano –  piacevolmente terminata, abbiamo apprezzato specialmente la varietà della proposta, la freschezza dei prodotti e la semplicità delle preparazioni, mai eccessivamente condite o speziate, sempre dal sapore autentico, deciso e - nota di non poco conto – alla fine, proprio il “conto”… davvero onesto! Mille grazie Claudio!
PS: doverosa precisazione: al tavolo con noi c’erano il dott. Sergio Bortolusso… e Roberto Regeni, del “620 passi”… (che ringraziamo).
(GfL)
Trattoria Barcaneta
Piazza Marii, 7 Marano Lagunare 33050 (UD)
Tel. 043167410 - Cell. 3924050851
www.trattoriabarcaneta.com

Azienda Agricola cav. Emiro Bortolusso
Via Oltregorgo, 10  33050 Carlino (UD)
Tel. 
+39 043167596 - Fax +39 0431640935info@bortolusso.it
Birrificio 620 passi             
Via Sinodo, 8  33050 Marano Lagunare (UD)
Cell. 3337292430
Chiuso: Lunedì, Martedì, Mercoledì
www.620passi.com