lunedì 18 novembre 2024

RACCONTI DI EUROVINUM: CASTELLO DI MONTECAVALLO PROTAGONISTA AD EUSTACHIORA

 



Dall’Alto Piemonte tre etichette degustabili nella degustazione itinerante Eustachiora dal 18 al 26 Novembre c.m.

Milano, 18 Novembre 2024- Da Vigliano Biellese proviene l’Azienda Vinicola Castello di Montecavallo, che presenterà tre sue etichette tipiche dell’Alto Piemonte nella degustazione itinerante Eustachiora dal 18 al 26 novembre c.m. nei locali Polpettta Doc, Bubu Fiaschetteria Toscana e Sapori Solari della metropoli meneghina.

Borghi d’Europa, che ha già raccontato delle eccellenze vinicole dell’Alto Piemonte all’interno del percorso d’informazione Eurovinum, paesaggi della Vite e del Vino, parteciperà all’anteprima per la stampa della rassegna creata ad hoc per favorire la diffusione della cultura del vino e di zone vinicole di pregio in maniera brillante e dinamica, anche grazie al lavoro in sinergia dei vari locali.

Per tutta la settimana i cittadini avranno l’occasione di accedere alla degustazione itinerante, acquistando il ticket nei locali a 15€ 3 calici+1calice nell’ultima tappa.

Il Castello di Montecavallo ha origini antiche, risalenti almeno al XIII secolo, quando la collina ospitava vigneti e una fortificazione militare.

Oggi sono 3 le etichette di punta prodotte:

ARALCADER, Coste della Sesia Doc Nebbiolo, un Nebbiolo in purezza, il cui nome vuole essere un ringraziamento a Clara Reda, matriarca della famiglia e pittrice che firmava le sue opere appunto con l’anagramma del suo nome, Aralcader.
CAJANTO, Coste della Sesia Doc Rosso, un blend Nebbiolo (70%) e Vespolina (30%), espressione di due delle uve tipiche del nord Piemonte. Dopo secoli di produzione e vinificazione a scopo familiare, CAJANTO è stato il primo vino della nostra azienda ad essere messo in commercio dai primi anni 2000. Essendo il vino di famiglia, non poteva che chiamarsi nel modo in cui Chiara Reda, madre degli attuali proprietari, pronunciava “Montecavallo” da bambina.

INDERO, Coste della Sesia Doc Rosato, un rosato di Nebbiolo in purezza il cui nome sono le iniziali del cognome dei due fratelli Incisa della Rocchetta a celebrazione del primo vino fatto insieme.

L’Azienda Castello di Montecavallo si occupa di tutto in loco nel ciclo produttivo, dalla vigna alle pratiche di cantina, cercando di far risaltare le peculiarità del terroir locale, che conferisce ai vini non solo struttura, ma anche acidità e mineralità.

In alto i calici!

mercoledì 13 novembre 2024

VINI DELLA TOSCANA: DUE MOMENTI MIRATI DI APPROFONDIMENTO A MILANO

 




La presentazione del Progetto Le Pievi di Montepulciano e la degustazione dei rossi dell’Orcia Doc

 

Milano, 13 Novembre 2024- Borghi d’Europa è sempre attiva nella metropoli meneghina, città in fermento continuo e di fatto piazza dell’informazione e vetrina del gusto, perché molto spesso ospita il meglio delle eccellenze della filiera agroalimentare del Belpaese.

Questa volta parliamo di due momenti diversi di approfondimento su dei rossi Toscani da invecchiamento:il Progetto Le Pievi di Montepulciano Docg, svelato alla stampa a tavola presso il Ristorante Cortile Flora e poi le etichette dell’Orcia Doc, a un banco di degustazione presso il Leonardo Milan City Center Hotel, sede Onav.

Il Progetto Le Pievi, voluto e promosso dal Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, entrerà in vigore il 1 Gennaio 2025, con le etichette della vendemmia 2021 e prevede l’uso del termine Pieve a indicare le 12 Uga (Unità Geografiche Aggiuntive), individuate e mappate all’interno della Docg del Nobile di Montepulciano e ricche geologicamente e di storicità , oltre alla certificazione di sostenibilità ottenuta nel 2022.

Queste etichette devono raccontare il legame col territorio di Montepulciano: infatti devono venire da vigneti di proprietà da almeno 15 anni, avere un invecchiamento minimo di 3 anni, di cui almeno 12 mesi in legno e minimo altri 12 in bottiglia.

Le uve previste sono naturalmente il Sangiovese, per un minimo dell’85% e poi vitigni complementari come Canaiolo, Ciliegiolo, Mammolo e Colorino sino a un massimo del 15%.

L’Orcia Doc è invece denominazione nata nel 2000, ed è incuneata tra le due celebri aree di Montalcino e del Montepulciano, nella parte sud ovest della provincia di Siena e bagnata dal fiume Orcia.

Al banco d’assaggio Borghi d’Europa ha molto apprezzato i vini di Fattoria del Colle di Trequanda (di proprietà di Donatella Cinelli Colombini, figura enologica chiave), di Valdorcia Terre Senesi di Ripa d’Orcia, di Poggio Grande di Castiglione d’Orcia, della Cantina Bagnaia di San Quirico d’Orcia, dell’Azienda Agrituristica La Grancia di Spedaletto di Pienza, dell’Azienda Agraria Capitoni di Pienza, di Fabbrica Pienza Società Agricola Semplice ed infine dell’Azienda Agricola Atrivm.

Tutti questi vino sono risultati di grande struttura e assolutamente territoriali: per questo Borghi d’Europa continuerà a tenerli in considerazione all’interno dei propri Percorsi d’Informazione mirata.

In alto i Calici!