Sono trascorsi ormai quattro anni da quando Borghi d'Europa, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità. Da quel primo approccio è nato il progetto Eurosostenibilità, coordinato da Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore di Bologna, direttore della rivista ND (Natura Docet) di Milano. Si è così snodato un itinerario di conoscenza, volto a scoprire la sostenibilità nelle diverse filiere produttive.
Lo scopo è quello di realizzare una imponente campagna che si concretizza nella pubblicazione di oltre 1000 servizi informativi e nella realizzazione di almeno 20 trasmissioni multimediali,grazie alla rete del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).
Il gruppo di lavoro di Eurosostenibilità ha tenuto il proprio incontro multimediale presso l'Azienda Agricola Cecchetto, a Tezze di Piave (Vazzola).
"L’attaccamento al territorio e il suo profondo rispetto, così come la tutela della biodiversità, sono i valori che oggi guidano il nostro operato – conferma Sara Cecchetto, Responsabile della sostenibilità per la Cantina–. In qualità di azienda agricola, siamo tra i primi custodi dell’ambiente, dal momento che, quotidianamente, ne curiamo le risorse. Raccontiamo i vini parlando dell’areale dai quali provengono e dei paesaggi in cui coltiviamo i vigneti, testimoniando il Made in Italy anche attraverso storie e tradizioni locali. È nostro dovere, quindi, adottare sistemi di produzione più responsabili, ma, soprattutto, più sostenibili, per poter proteggere e valorizzare il capitale naturale». Questo percorso di consapevolezza ha inizio, per i Cecchetto, nel 2017, quando, per rispondere alla domanda “quanto ambiente viene danneggiato per produrre i vini aziendali?”, la Cantina inizia a misurare le sue performance ambientali attraverso la Certificazione del Ministero della Transizione ecologica VIVA – La sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia; lo stesso anno Cecchetto ottiene la certificazione SQNPI – Sistema di qualità nazionale produzione integrata, rilasciata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, garante di un sistema agricolo di produzione basato su metodi agronomici e di difesa naturali, attenti alla preservazione della biodiversità locale. «Da cinque anni a questa parte – specifica Sara – in vigneto impieghiamo materiali ecocompatibili e biodegradabili – un esempio su tutti è il filo per legare i tralci delle viti – e, per favorire la fertilità e la molteplicità microbiologica del terreno, utilizziamo concimi organo-minerali. Grazie al percorso intrapreso con la certificazione VIVA, ogni due anni valutiamo le nostre prestazioni di sostenibilità e sviluppiamo piani di miglioramento basandoci sui quattro indicatori aria, acqua, territorio e vigneto». Se il primo indicatore, la cosiddetta carbon footprint, esprime il totale delle emissioni di gas serra associate direttamente e indirettamente alla produzione di una bottiglia di vino da 0,75 l, il secondo, la water footprint, calcola il consumo di acqua dolce impiegata per l’irrigazione e per gli usi di cantina; l’indicatore “territorio” analizza le conseguenze delle attività aziendali sia in termini paesaggistici che socio-economici, mentre l’ultimo, “vigneto”, valuta le pratiche di gestione agronomica."
All'incontro ha partecipato anche Laura Panizutti,Consulente Finanziario e Patrimoniale di Conegliano, per i temi della finanza etica e sostenibile e partner d'informazione di Borghi d'Europa per le iniziaive di valorizzazione delle comunità locali.
Il florovivaismo è un importante settore dell’agricoltura italiana che include il segmento dei fiori e fronde recise, delle piante in vaso da interno ed esterno e di quelle utilizzate per gli spazi a verde. Abbraccia quindi attività di produzione di prodotti vegetali ornamentali e di materiale di propagazione non solo ornamentale, ma anche orticolo, frutticolo e boschivo.
Partner d'informazione di Borghi d'Europa Federico Furlan della Florcoltura Furlan di San Polo di Piave, che si occupa della sostenibilità della filiera.
Un altro interessante intervento è stato realizzato da Michele Carisi, della Microtorrefazione Caffettin di Candelù (Maserada sul Piave).
"Questa storia potrebbe iniziare così “c’erano una volta un piccolo uomo, passione e tanti chicchi di caffè”, semplicemente. Mi chiamo Michele e sono un microtorrefattore.
Nel 2014 mi sono avvicinato al caffè, una bevanda che mi ha sempre affascinato, ma che mi ha letteralmente rapito, grazie alla “Third Wave”, un movimento culturale che innalza il caffè a esperienza sensoriale e lo promuove come prodotto artigianale di alta qualità.
Non credo di essere formato al 100% vista la complessità di questa materia, ma informato sicuramente su tutti i processi di lavorazione di questa favolosa pianta, dalla sua coltivazione, lavorazione e selezione, alla tostatura artigianale, che curo personalmente nel mio laboratorio di Candelù, fino alla preparazione in tazza per esprimere al meglio le caratteristiche del caffè sia Espresso che, perché no, a filtro.Tutto ciò senza tralasciare un concetto a me molto caro: la sostenibilità. Mi impegno e ci tengo a ricercare dei produttori di caffè verde che rispettano i principi del mercato equosolidali.
Vi aspetto per quattro chiacchiere davanti ad un caffè a Caffettin microtorrefazione, così:
semplicemente."
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